SANT'AGATA - Un impianto di verniciatura nuovo di zecca per Lamborghini che oggi ha inaugurato una nuova ala produttiva dedicata alla Urus, il Suv presentato lo scorso anno e...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Obiettivo 8mila per il 2019. Il nuovo impianto di verniciatura è l’ultimo atto di un piano industriale che in 9 anni ha portato ad un investimento di 2,5 miliardi di euro e ad un raddoppio della superficie produttiva (da 80mila a 160 mila mq) impiega 200 persone di 10 diverse nazionalità che fanno salire il monte occupati a tempo indeterminato a 1.750 persone. In questo periodo Lamborghini ha visto passare il proprio fatturato dai 322 milioni di euro nel 2011 a 1,415 miliardi del 2018 con una crescita media annua del 24% e la prospettiva di raggiungere 1,7 miliardi alla fine del 2019 con 8mila unità consegnate, 5mila della Urus.
Intelligenza messa alla prova. Il nuovo reparto di verniciatura è il primo al mondo ad impiegare l’intelligenza artificiale ed è definito modulare, sia perché permette di diversificare i processi e i percorsi di applicazione della vernice alla scocca in base al colore e al tipo di tinta, sia perché sono previsti ulteriori ampliamenti, sia per la Urus, che oggi viene prodotta su due turni da 7 ore ciascuno al ritmo di 22 unità al giorno, sia per gli altri due modelli della gamma: la Huracàn e la Aventador. Si tratta inoltre di un progetto pilota i cui risultati potranno poi essere applicati anche ad altri impianti e ad altri marchi del gruppo ribadendo per Lamborghini il ruolo di antenna tecnologica.
Per un colore “Ad Personam”. La vernice viene applicata sulla scocca, che arriva intera dalla Germania e disassemblata a Sant’Agata, e ad altre 50 componenti aggiuntivi con spruzzatori rotanti che girano a 75mila giri/min e che consentono di applicare l’80% della tinta alla scocca recuperando per intero il 20% restante. Il sistema permette di utilizzare oltre 200 tinte base (il 95% a base d’acqua), alle quali aggiungere quelle scelte dal cliente e dal catalogo di personalizzazione Ad Personam. L’impianto inoltre è ad impatto zero, come lo è tutto lo stabilimento Lamborghini e impiega nuove tecnologie che permettono un risparmio di energia del 25% e del suolo del 30%.
È il tempo di prendere fiato. «Lamborghini c’è, è forte e sta crescendo, in ogni dimensione» ha detto, Stefano Domenicali. «Il nostro obiettivo ora è di stabilizzare quello che siamo diventati in questi anni ha continuato l’amministratore delegato – e di rafforzare l’azienda per la quale lavoriamo. Prima di guardare oltre dobbiamo avere la consapevolezza che il mondo dell’automobile sta cambiando e il mondo del lusso sta cambiando e noi dobbiamo essere brai ad interpretare questo cambiamento mantenendo i nostri valori e le nostre tradizioni. Dobbiamo essere pronti, prudenti ed efficaci ad attuare i cambiamenti giusti nei tempi giusti e nel modo più opportuno. Noi abbiamo una grande forza: i nostri prodotti sono aspirazionali per i giovani e i millenials».
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico