Red Bull, Honda e Verstappen sono la terza forza ma per il 2020 lanciano la sfida iridata

Max Verstappen
La domanda che tutti ci facevamo nel corso dell'inverno 2018-2019 era la seguente: la Red Bull unendosi alla Honda rischierà di precipitare nelle ultime posizioni come...

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La domanda che tutti ci facevamo nel corso dell'inverno 2018-2019 era la seguente: la Red Bull unendosi alla Honda rischierà di precipitare nelle ultime posizioni come accaduto alla McLaren? La risposta ce l'hanno offerta su un piatto d'argento Max Verstappen e Pierre Gasly (nella prima parte di stagione) oltre ad Alexander Albon. Il motore giapponese ha compiuto progressi enormi e nel corso della stagione ha anche portato eccellenti sviluppi trovando una affidabilità che era sconosciuta. Affidabilità unita a competitività, tanto che sono arrivate vittorie e podi.


La Red Bull e la Honda hanno vinto la loro scommessa acchiappando il terzo posto nella classifica costruttori, stessa posizione ottenuta da Verstappen tra i piloti. L'olandese ha marcato punti in diciannove appuntamenti su ventuno conquistando tre successi e due pole, non male. Ma la RB15 non è stata una monoposto perfetta, come sottolineato dallo stesso Helmut Marko, anima della squadra di Dieter Mateschitz, e su alcuni circuiti non aveva il passo della Mercedes e anche della Ferrari.

In Red Bull c'è poi stato lo psico dramma di Gasly, che non riusciva a essere consistente come Christian Horner chiedeva e così è stato retrocesso in Toro Rosso prima del GP del Belgio. Sulla Red Bull è quindi salito un rookie, in arrivo dalla stessa Toro Rosso, il giovane Albon che con grande sorpresa ha subito trovato il giusto ritmo piazzando sette risultati positivi consecutivi tra il quarto, il quinto e il sesto posto. Non male proprio, tanto che si è meritato la riconferma per il 2020, un anno in cui la Red Bull è certa di poter andare a infastidire Mercedes e Ferrari per la conquista del mondiale.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico