GINEVRA - Che bella scoperta! Del resto, buon sangue non mente: la Range Rover Evoque, dopo essere piombata come una ventata di novità sul mondo - fino ad allora piuttosto...
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A Ginevra, teatro del debutto della versione cabriolet con le configurazioni e gli equipaggiamenti riservati ai mercati del Vecchio Continente, ha polarizzato interesse e consensi, esibendo ancora una volta la propria vocazione innovatrice.
Se non andiamo errati, è la prima volta che un Suv ha il coraggio di... perdere la testa senza rinunciare a un briciolo della sua eleganza, proponendosi nelle vesti di una raffinata vettura scoperta in grado non solo di pavoneggiarsi sui lungomare alla moda, ma anche di affrontare i fondi più insidiosi, senza mostrare alcun imbarazzo di fronte a fango, sabbia o sterrato. E anche neve, poiché la qualità della capote in tela garantisce il perfetto isolamento termico e acustico, facendone davvero un'auto per tutte le stagioni e per tutte le situazioni.
D'altro canto, chi si mette al volante della Evoque Convertible può contare, in strada e off-road, su tutti gli evoluti sistemi di assistenza alla guida che già si sono fatti apprezzare al volante degli altri recenti modelli del costruttore britannico, siano essi marchiati Land Rover, sia che esibiscano il badge della famiglia “nobile” Range. Tra le dotazioni di bordo figura per esempio l'ormai immancabile e apprezzato sistema Terrain Response che consente di adattare elettronicamente gli assetti e il comportamento dinamico a tutte le possibili condizioni di marcia e nella gamma Evoque 2016 è stato arricchito dell'All Terrain Progress Control tramite il quale è possibile impostare (anche in retromarcia) una velocità - compresa tra 1,8 e 30 km all'ora - che la vettura mantiene autonomamente, rivelandosi un aiuto prezioso soprattutto nel fuoristrada più impegnativo.
Con il resto della famiglia la Convertible condivide le finiture accurate, i materiali morbidi, i sedili accoglienti (l'abitacolo ospita 4 persone con adeguato spazio a disposizione), mentre tiene a battesimo la nuova generazione del sistema di infomobilità e connettività InControl Touch Pro, disponibile con il più grande schermo tattile della categoria, un display capacitivo da 10,2 pollici che regala immagini in formato 21:9, 80% più grandi e meglio definite rispetto allo schermo standard da 8 pollici.
Comuni alle Evoque 5 porte e Coupé sono anche le motorizzazioni, tra le quali troviamo il turbodiesel Td4 2.0 della nuova e innovativa famiglia Ingenium declinato nei livelli di potenza di 150 e 180 cv, e il benzina 2.0 Si4 da 241 cv che determina una velocità massima di 209 km/h. Tutte le unità sono abbinate al cambio automatico a 9 rapporti che Land Rover è stata tra le prime a mettere sul mercato.
Per quanto riguarda le specificità della cabriolet, oltre al tetto che si apre elettricamente in 18 secondi e si chiude in 21 (anche in movimento fino a 50 km/h) troviamo i montanti rinforzati i quali contribuiscono, assieme ai roll bar che quando è necessario fuoriescono in 90 millisecondi, a garantire la massima protezione nel malaugurato caso di ribaltamento, mentre il rinforzo della scocca ha consentito di mantenere la stessa rigidità della Evoque coupé.
Inedito è anche il sistema di airbag sviluppato appositamente per la Evoque Convertible: è costituito da un unico cuscino che combina la protezione di testa e torace ottenendo un risultato paragonabile a quello che la Evoque a tre porte con carrozzeria chiusa raggiunge ricorrendo a due airbag separati. Da notare che la capacità del bagagliaio rimane invariata (a 251 litri) indipendentemente dal fatto che la capote sia aperta o chiusa. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico