Kia-Brc, coppia che vince: 25 anni a tutto gas. Dal 1996 realizzate oltre 100mila trasformazioni a Gpl

L'impianto di trasformazione di Cherasco
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CHERASCO - Nozze d’argento tra Kia e BRC, l’azienda nata nel 1977 per la produzione di impianti a Gpl che oggi è diventata una multinazionale (Westport Fuel System) leader mondiale del settore con sede a Vancouver e il cuore nel Cuneese. «Un felice sodalizio che dura da 25 anni – spiega Giuseppe Bitti, ad di Kia Italia – e che ci ha visti crescere insieme. Abbiamo realizzato oltre 100mila trasformazioni, risparmiando 154 milioni di tonnellate di CO2 emesse perché il Gpl le riduce parecchio e facendo risparmiare ai nostri clienti 500 milioni di euro per il minor costo del carburante». Non a caso Kia ha oggi in gamma 6 modelli (Picanto, Rio, Ceed, Soul, Stonic e Sportage) alimentati a Gpl. E lo sarà anche la quinta generazione dello Sportage, sul mercato a fine anno. «È una vera rivoluzione – aggiunge Bitti – e trainerà le vendite l’anno prossimo, ma intanto anche grazie al Gpl chiuderemo il 2021 con oltre 13mila immatricolazioni, nonostante i problemi legati ai microchip». Per celebrare l’anniversario, la BRC (come tutti continuano a chiamarla) ha aperto ai media le porte del suo laboratorio di elettronica e del centro ricerche di Cherasco. Nell’era dell’elettrico, le alimentazioni alternative rivestono ancora un ruolo importante. 



«Il motore termico non morirà – spiega Marco Seimandi, capo del marketing e vicepresidente della Westport Fuel System -. Per ridurre o eliminare l’inquinamento è determinante ciò che si brucia all’interno di un propulsore: alimentandolo a idrogeno, per esempio, si ottengono emissioni zero come nelle vetture elettriche. L’idrogeno è la grande promessa del futuro». La BRC (come tutti continuano a chiamarla) fondata da Mariano Costamagna, ex operaio Fiat, e dal fratello Pierantonio è oggi in 70 Paesi, quotata a New York e Toronto, con 9 stabilimenti produttivi nel mondo e 1.400 dipendenti. In Italia ha siti d’assemblaggio anche a Brescia e Reggio Emilia. Se da noi il prezzo del gas è aumentato quest’anno del 25% e non c’è più la “spinta” di dieci anni fa, l’azienda guarda con attenzione ad altri mercati come Turchia, Russia, Argentina e Africa. Sta sviluppando con Kia una nuova tecnologia del Gpl abbinato al motore full-hybrid e investe senza riserve sull’idrogeno.

«Che non porta necessariamente all’abbinamento con le fuel cell e dunque con la trazione elettrica – precisa Seimandi – e che sui veicoli pesanti dà già risultati sorprendenti in termini di efficienza e di costi». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico