GINEVRA - Entro il 2020 la metà delle Jaguar (e delle Land Rover) avrà un motore elettrico, da solo o in compagnia di uno a pistoni. Il primo atto sarà la...
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È un crossover lungo 4,68 metri, due cm in meno della F-Pace, ma con un passo di 2,99 metri, ben 17 cm in più, proporzioni nettamente diverse ed un’aerodinamica efficiente (cx di 0,29). L’assenza del motore a pistoni infatti permette di avanzare l’abitacolo a favore dello spazio interno. Ce n’è tanto per i bagagli (530 litri) e per i passeggeri, anche grazie all’assenza del tunnel per l’albero di trasmissione.
A spingere infatti la F-Pace sono due motori a magneti permanenti, uno per ogni assale, dalla potenza complessiva di 400 cv che pesano solo 48 kg l’uno. Ben più gravosa (almeno mezza tonnellata) è la batteria da 90 kWh che li alimenta ed è alloggiata sotto l’abitacolo, per abbassare e centrare le masse il più possibile. L’accumulatore agli ioni di litio è raffreddato a liquido ed ha 432 celle suddivise in 36 moduli da 12, può essere ricaricato in 4 ore o in un’ora mezza all’80% utilizzando le colonnine a ricarica rapida da 50 kW.
Le prestazioni sono impressionanti con uno 0-100 km/h in circa 4 secondi, ma ancora più esaltante sarà la sensazione di spinta creata dai 700 Nm di coppia disponibili istantaneamente all’acceleratore. La I-Pace permetterà alla Jaguar di sfidare Tesla e di giocare d’anticipo sulle avversarie tedesche che arriveranno più tardi con modelli analoghi. Paradosso della sorte, si parlerà la lingua di Goethe negli stabilimenti dove il crossover elettrico sarà prodotto: alla Magna Steyr di Graz, in Austria perché quelli in patria marciano a pieno ritmo. Effetti collaterali del successo.
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Corriere Adriatico