SPA – Secondo atto, sabato pomeriggio (partenza alle 14.30), sul circuito belga di Spa-Francorchamps, del World Endurance Championship dove le scuderie ufficiali della...
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Come nel Regno Unito, anche in Belgio nel 2015 aveva vinto Audi. L'anno scorso la R18 e-tron quattro aveva percorso 1.232,704 chilometri, sempre con Marcel Fassler, André Lotterer e Benoit Tréluyer al volante. È la quinta volta che il WEC fa tappa nel circuito delle Ardenne e nell'albo d'oro figurano 3 affermazioni delle vetture della casa dei Quattro Anelli ed una di quelle di Toyota. Porsche ha partecipato due volte, ma non ha ancora vinto. Significa che i campioni in carica Timo Bernhard, Mark Webber e Brendon Hartley, partiti tutt'altro che bene a Silverstone, saranno ancora più motivati.
La storica pista di Spa misura 7,004 chilometri e conta un totale di 20 curve ed un interessante rettilineo da 751 metri dove Hartley aveva guidato la 919 Hybrid fino alla soglia dei 320 chilometri orari (319,5). Anche pole e giro veloce erano andati alla casa di Zuffenhausen: Hartley e Webber avevano conquistato la prima in 1:54.767, mentre Bernhard aveva ottenuto il primo in 1:54.755. Per vincere, nel 2015 erano serviti 176 giri. Un anno fa la prova era stata seguita sulle tribune da 54.000 spettatori.
La kermesse belga comincia giovedì con le prove libere. Le vetture iscritte sono 34, inclusa la auto numero 38 della G-Drive Racing, una Gibson 015S Nissan, affidata a Simon Dolan, Jake Dennis e Giedo Van Der Garde, in gara nella LMP2. Rispetto alla passata edizione, né Audi né Porsche schiereranno una terza vettura a Spa e a Le Mans. Le condizioni meteo della pista della famosa località termale sono una parte dello spettacolo: i possibili improvvisi rovesci mettono a dura prova la pazienza dei tifosi, l'abilità dei piloti e l'affidabilità delle vetture. Quello che serve in vista della 24 Ore di Le Mans (18 – 19 giugno).
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Corriere Adriatico