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Il tanto agognato, inseguito, sognato, podio è finalmente arrivato. La Renault ce l'ha fatta. Al quinto anno dal suo ritorno come squadra in F1, Daniel Ricciardo ha portato al terzo posto la monoposto giallo-nera. L'ultima volta era stata nel 2010, GP del Belgio, con Robert Kubica, anch'egli terzo in quella occasione. Nei piani di Renault, la conquista del podio, se non della vittoria era atteso molto prima, quanto meno nel 2018 o al massimo nel 2019. Gestazione lunga quindi, non senza polemiche. In mezzo, come fornitori di motori, la rottura con la Red Bull e la conclusione del rapporto con la McLaren che avverrà a fine stagione. Di conseguenza, Renault sarà senza clienti nel 2021. Un modo per concentrarsi meglio su se stessi, non c'è dubbio, ma non vi saranno entrate economiche extra. Il budget cap darà comunque una mano.
Presente anche al Nurburgring, il presidente Luca De Meo ha dato alla squadra la via da intraprendere e la sicurezza per il futuro. Fatto fondamentale. De Meo si diverte tantissimo a vivere in prima persona il lavoro del team Renault e dai box ha seguito con trepidazione, facendo il tifo, la bella corsa di Ricciardo. L’aria rarefatta del podio l’annusavano da un po’ in Renault: Ricciardo aveva già concluso tre gare al quarto posto, una al quinto, insomma occorreva soltanto un po’ di fortuna là davanti, con una Mercedes che magari si fermasse per un qualche motivo. Ci ha pensato Valtteri Bottas a liberare un posticino, gli altri erano per Hamilton e Verstappen, poco da fare. Davanti a un’occasione del genere, occorreva però battere la concorrenza sempre agguerrita di Racing Point e McLaren.
Ricciardo negli ultimi chilometri del Gran Premio non ha sbagliato nulla ed ha potuto festeggiare il terzo posto: “Mi è sembrata la prima volta.
Corriere Adriatico