Hyundai, da Kona a Santa Fe. La casa coreana lancia tutti modelli elettrificati e la Nexo a idrogeno è una realtà

La nuova Hyundai Santa Fe
ROMA - Il fiore all’occhiello della tecnologia a emissioni zero di Hyundai è la Nexo, attualmente la sola auto a idrogeno commercializzata in Italia. L’intera...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ROMA - Il fiore all’occhiello della tecnologia a emissioni zero di Hyundai è la Nexo, attualmente la sola auto a idrogeno commercializzata in Italia. L’intera flotta circolante a celle a combustibile gravita sull’Alto Adige, visto che a Bolzano si trova il solo distributore aperto al pubblico. Con i suoi 666 chilometri di autonomia elettrica, il Suv coreano è potenzialmente di grande interesse.

L’opzione a idrogeno, sulla quale Hyundai ha annunciato investimenti di 7 miliardi nel medio periodo, è di grande attualità. La gamma elettrificata del costruttore asiatico è già significativa e verrà ampliata nel corso dell’anno. A listino ci sono il Suv compatto Kona, offerto sia come full electric sia come full hybrid, e la Ioniq.

La berlina è declinata anche come plug-in. Tucson, il Suv di taglia media (poco meno di quattro metri e mezzo di lunghezza), è invece disponibile come mild hybrid: la tecnologia a 48 Volt è applicata al motore a gasolio. A partire dalle prossime settimane, l’elettrificazione verrà estesa ad altri tre modelli. A cominciare dalla nuova i30, i cui esterni sono stati firmati dal giovane designer italiano Marco Gianotti, che sarà mild hybrid. Sono previste tre opzioni: due applicate all’alimentazione a benzina ed una a quella a gasolio. Si tratta delle unità a 48 Volt T-gdi da 1.0 e da 1.5 litri, rispettivamente da 120 e 160 cavalli, e del propulsore diesel Crdi millesei da 136 cavalli, sia con il cambio manuale sia con la trasmissione automatica a sette marce.

Con l’autunno l’ibridizzazione leggera riguarderà anche la i20, che entrerà a listino con il turbo benzina da 1.0 litri da 100 cavalli a 48 Volt destinato a limare consumi ed emissioni.
Per il momento, Hyundai non ha ancora anticipato i dati sulla percorrenza e sull’incremento dell’efficienza grazie all’applicazione dei sistemi mild hybrid, che possono però arrivare anche al 10%. Agli inizi del prossimo anno arriverà la variante verde plug-in dell’aggiornato Suv a sette posti Santa Fe, che con un’anzianità di servizio di 20 anni è anche il più longevo dei modelli europei della Hyundai. Il costruttore non ha ancora fornito alcuna anticipazione tecnica sul sistema alla spina abbinato al motore a benzina. A benzina sarà anche la declinazione full hybrid di questo veicolo da 4,77 metri di lunghezza che debutterà un paio di mesi più tardi.

Hyundai proseguirà poi con la sua offensiva sostenibile, tanto che per far fronte alla richiesta di Kona a zero emissioni ha esteso all’Europa, nell’impianto di Nošovice, nella Repubblica Ceca, anche una parte della produzione, che fino a qualche mese fa era concentrata esclusivamente nel sito di Ulsan, nella Corea del Sud.

Per effetto della pandemia l’obiettivo degli 80.000 veicoli elettrici commercializzati entro l’anno verrà difficilmente raggiunto, ma Hyundai è pronta per la ripartenza. E lo sarà ancora di più l’anno prossimo, quando porterà sul mercato la versione di serie del concept 45 a zero emissioni. Un veicolo dalle linee audaci esibito come prototipo lo scorso anno al Salone di Francoforte e realizzato partendo da un foglio bianco. Poi, forse perfino prima del 2022, dovrebbe toccare alla volta della Vision T, un Suv plug-in presentato a Los Angeles con un design più “convenzionale”. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico