ROMA – L'uomo del podio. Il tedesco Nick Heidfeld è uno che arriva in fondo, indipendentemente dalla macchina. Ma è anche uno che non vince, forse anche...
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Esattamente come nella classe regina, anche in Formula E Heidfeld ha solo avvicinato il successo. Nella Formula 1, nella quale ha disputato ben 12 stagioni, anche se le ultime due solo a “tempo parziale” (gli ultimi 5 GP nel 2010 ed i primi 11 l'anno dopo), ha conquistato otto secondi e cinque terzi posti “conditi” da una pole. Ha corso con varie scuderie e diverse monoposto, sempre senza vincere. Nella sua esperienza di pilota figura anche la serie americana della Le Mans.
Heidfeld è stato chiamato in Formula E dai monegaschi di Venturi, con i quali ha corso l'intera prima stagione collezionando cinque piazzamenti fra i dieci, incluso il terzo posto nell'unico ePrix finora disputato a Mosca. Poi è arrivata la chiamata da parte degli indiani di Mahindra con i quali è passato dalla dodicesima alla decima posizione nella generale.
Al primo anno con Mahindra, il tedesco ha ottenuto un podio (al debutto, a Pechino), chiudendo sette gare fra i primi 10. Al secondo è salito di altre tre posizioni (settimo con 88 punti) grazie a cinque terzi posti e otto piazzamenti nella Top 10. Heidfeld ha corso 32 ePrix, collezionando 4 ritiri, dei quali nessuno nella seconda stagione, nel corso della quale aveva peraltro saltato la tappa uruguayana. Nella classifica a squadre uno così è fondamentale. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico