Great Wall, chi è il gruppo cinese che vuole Fca e punta a replicare il successo Geely con Volvo

Il simbolo della Great Wall
PECHINO - Si è sottratta dall’ombra dei colossi appoggiati da Pechino ed è riuscita ad affermarsi. Great Wall Motors è una delle poche case...

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PECHINO - Si è sottratta dall’ombra dei colossi appoggiati da Pechino ed è riuscita ad affermarsi. Great Wall Motors è una delle poche case automobilistiche private cinesi di successo, e questo grazie alla sua scommessa sui Suv. Una scommessa che risale agli anni 1990 e che spinge ora Great Wall a puntare in alto: alla Jeep, marchio icona americano e motore di crescita di Fca. L’obiettivo è replicare in meglio il successo della rivale Geely, che nel 2010 ha acquistato Volvo ed è riuscita a rilanciarla con forti investimenti, acquistando fama sul palcoscenico mondiale.


Fondata nel 1984, Great Wall è quotata a Shanghai e Hong Kong. Negli anni 1990 ha iniziato a produrre piccoli pickup, affermandosi negli anni successivi come il maggiore produttore cinese di questo tipo di veicoli. Nel 2013 ha lanciato il suo marchio di Suv, Haval, conquistando un enorme successo di pubblico. Great Wall ha venduto lo scorso anno 1,07 milioni di auto, il 26% in più rispetto all’anno precedente.

Un successo che ha consentito al fondatore della società, Wei Jianjun, di diventare come uno degli uomini più ricchi della Cina con una fortuna stimata in 5,8 miliardi di dollari. In una nuova spinta sul segmento dei Suv, Great Wall ha lanciato nei mesi scorsi Wey, un nuovo marchio premium con il quale punta ad attaccare un segmento di mercato dominato dalle case automobilistiche straniere. La corsa di Great Wall è di recente però rallentata: in coincidenza con l’avvio dell’anno lento per il mercato automobilistico cinese, Great Wall ha registrato un calo dell’utile netto del 49% nella prima metà dell’anno a 373 milioni di dollari. Una frenata che gli analisti imputano agli sconti offerti per attirare clienti.
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Corriere Adriatico