SILVESTONE - Dopo essere diventato il primo uomo sulla terra ad aver attraversato il Millenium Bridge di Londra s’una Honda da duecentocinquanta cavalli, Marquez giunge...
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Le quote degli allibratori (Marquez è dato a 1.50) sono in linea con le parole del “Cabroncito” ma è inevitabile che la debacle del piccolo cannibale in Repubblica Ceca abbia restituito preziosa linfa ai rivali, che non potrebbero essere più pronti alla battaglia d’Inghilterra. Se dopo il trionfo di Brno Pedrosa si mantiene su toni diplomatici «spero di ripetermi qui ma so già che Marc sarà veloce con il suo stile aggressivo», Lorenzo, che a Silverstone ha vinto tre volte su quattro tentativi, è più baldanzoso: «Non posso controllare le performance di Marquez né m’interessa farlo. Devo concentrarmi sulla mia moto. Questa pista mi è sempre piaciuta e nelle ultime settimane abbiamo fatto grandi progressi a tutti i livelli».
L’ultimo step è portare la Yamaha al primo trionfo stagionale dopo le undici vittorie consecutive firmate Honda. All’impresa spera di partecipare attivamente anche Valentino Rossi, che a Silverstone non ha ancora vinto: «Però la pista è veloce e bellissima e non vedo l’ora di correrci perchè anche se questo tracciato è difficile per me, sto bene, mi sento competitivo e posso essere più veloce dell’anno scorso».
Oltre i proclami, arrivano anche i riscontri nel primo e secondo turno di prime prove libere, con Marc Marquez subito protagonista. Il campione del mondo della MotoGP in carica ha ottenuto infatti il miglior tempo in 2.03.208. Importante passo avanti da registrare per la Ducati. Andrea Iannone e Andrea Dovizioso hanno chiuso le prime libere rispettivamente secondo e terzo. Iannone ha scavalcato il compagno di marca proprio alla fine del tempo a disposizione, ma accusa un distacco nei confronti di Marquez di 0,661s. In difficoltà le Yamaha ufficiali con Jorge Lorenzo e Valentino Rossi settimo e ottavo.
Marquez concede il bis anche nelle seconde prove libere. Il pilota spagnolo della Honda Hrc, leader già nei collaudi mattutini, ha fermato il cronometro su 2'01''126, staccando di mezzo secondo abbondante la Honda di Stefan Bradl (2'02''635). Terzo tempo per la Ducati di Andrea Dovizioso (2'03''011). Solo 13° Valentino Rossi (2'03''952): il pilota della Yamaha è l'ultimo dei big, dietro alla Honda Hrc di Dani Pedrosa (2'03''410), ottavo, e alla Yamaha di Jorge Lorenzo (2'03»500), undicesimo. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico