Giulia GTA, il Quadrifoglio da pista. Il top della gamma Alfa Romeo si arricchisce di due versioni molto speciali

La nuova Giulia GTA
BALOCCO - Si poteva fare meglio della Giulia Quadrifoglio? La risposta è affermativa. In casa Alfa Romeo il nuovo benchmark per i puristi della guida si chiama Giulia GTA e...

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BALOCCO - Si poteva fare meglio della Giulia Quadrifoglio? La risposta è affermativa. In casa Alfa Romeo il nuovo benchmark per i puristi della guida si chiama Giulia GTA e Giulia GTAm. Due auto, stessa anima, per vivere in modo condiviso o (quasi) esclusivo il piacere delle performance. Qualcuno potrebbe obiettare che si tratta solamente delle versioni più estreme del modello Quadrifoglio, in realtà rappresentano quanto la passione sia ancora l’elemento trainante in quel del Biscione, in attesa di una futura rivoluzione elettrificata. Cuore pulsante della nuova strategia messa in campo da Giulia GTA e Giulia GTAm, è il V6 sovralimentato da 2,9 litri. Unità che in questo upgrade non si è limitata ad una serie di aggiornamenti sul fronte dell’elettronica. Certo è stata una delle protagoniste di questa particolare elaborazione. Ci sono infatti due centraline Bosch destinate a ciascuna bancata. Bosch che tra le altre cosa “sovraintende” pure lo straordinario servosterzo elettrico. Ma le novità, come asserito poc’anzi, non sono solo di natura elettronica. Cambiano infatti le bielle, i pistoni ora sono raffreddati con quattro getti d’olio, e le turbine pompano più aria nel motore. Un rinnovamento importante, che ha lo scopo di rendere l’auto più funzionale nell’eventualità di un impegno gravoso in pista.



Il risultato finale sono 540 cavalli di potenza massima e 600 Nm di coppia motrice, cadenzati dallo scarico in titanio firmato Akrapovic. Numeri che si relazionano direttamente con il consueto cambio ZF a 8 rapporti, le cui palette sono solidali al piantone dello sterzo. A proposito di pista, le nuove Alfa Romeo Giulia GTA e GTAm vantano una caratterizzazione estetica esclusiva. Le appendici aerodinamiche della seconda sono disponibili, grazie ad un pacchetto di optional dedicato, pure sulla prima. Gli elementi attivi sviluppati per la Quadrifoglio sono confermati su entrambe le nuove Giulia. Mentre il numero di elementi in carbonio è aumentato in modo considerevole. Presenzia su cofano e tetto – come la Quadrifoglio – e su paraurti anteriori, passaruota, diffusore posteriore e spoiler. La sezione anteriore e quella posteriore cambiano a seconda che si tratti di GTA o GTAm.


Infatti quest’ultima è corredata di un’ala posteriore regolabile, così come lo splitter anteriore. Anche a bordo ci sono delle distinzioni che si fanno via via più marcate a seconda che si tratti della versione GTA o di quella GTAm. La scenografia di fondo è la stessa delle altre Giulia, mentre la presenza di materiali come l’Alcantara e di nuovo il carbonio, è fondamentale per ricreare quell’atmosfera racing tipica del brand e specifica di queste due auto. Sulla GTAm la seduta posteriore lascia spazio ad un roll bar dedicato. E al posto dei sedili sono presenti gli alloggiamenti riservati ad un coppia di caschi e a quello per l’estintore brandeggiabile. Cambiano i sedili, ancora più estremi nello stile e nelle funzioni. Sabelt ha dato vita a due pezzi unici provvisti pure di cinture a sei punti (grazie alla presenza del roll bar). Il risultato di questo lavoro di fino sia dentro che fuori, ha permesso di ridurre il peso di 100 kg della GTA rispetto alla Quadrifoglio, che scendono di altri 25 a bordo della GTAm.

Le specifiche dell’assetto sono le stesse sia per GTA che per GTAm. La carreggiata è stata allargata davanti e dietro, nuove le molle (più leggere) e nuova la logica di funzionamento degli ammortizzatori a controllo elettronico completano il quadro. Unitamente alla presenza di cerchi in lega monodado da 20 pollici, che calzano pneumatici Michelin Pilot Sport Cup 2 specifici per questi due modelli (con misure 265/30 anteriori e 285/30 posteriori). Su strada le differenze percettibili tra l’una e l’altra sono pressoché nulle, a meno di non avere il manico di un pilota, in grado di “sentire” gli affinamenti delle diverse configurazioni aerodinamiche. Punto d’eccellenza lo sterzo, così preciso che a volte basta lo sguardo per indirizzare la vettura.



La progressione del motore vi porta sino a quota 7.000 giri/min. Per goderne appieno, non solo dal punto di vista prestazionale, bisogna solcare la soglia dei 4.000 giri/min. Nel modo di guida più sportivo (Race), quello che disattiva tutti i controlli, le Giulia GTA e GTAm non mettono mai in crisi il pilota, accompagnandolo, anche in modo severo, alla ricerca del limite, che pare altissimo. L’assetto è stato irrigidito, ma questo non ha precluso il comfort di marcia. Nonostante l’avantreno abbia perso l’architettura con angolo di Ackermann “scorretto”, la sensibilità e la precisione con cui si morde l’asfalto è magistrale. Chiaramente l’acquolina in bocca sarà venuta a più di un appassionato. Sappiate però, soprattutto per i potenziali avventori, che ne verranno realizzate soltanto 500 unità. Sono 175.000 gli euro necessari per una GTA e 185.000 per una GTAm. Ovviamente è stato predisposto un servizio di vendita esclusivo per questi due modelli Alfa Romeo. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico