PARIGI - La Formula 1 vuole fare la sua parte nella tutela dell'ambiente, argomento divenuto ormai molto sentito nel paddock. Lo dimostrano le recenti parole di Lewis Hamilton...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Siamo coscienti del ruolo che tutte le organizzazioni devono giocare per affrontare questo problema globale», ha sottolineato il boss del campionato Chase Carey. «Facendo leva sul talento, sulla passione e sulla voglia di innovare nel mondo della F1, speriamo di creare un effetto positivo sull'ambiente e sulle comunità in cui siamo presenti. Le azioni cominciano da oggi». Anche da questo punto di vista la F1 vuole essere quindi un volano per l'intero motorsport. E forse c'è il desiderio di rispondere alla Formula E che, facendosi pioniera dell'elettrico, ha avuto fin qui gioco facile nel promuoversi come categoria "green" per eccellenza.
Ma non bisogna sottovalutare i risultati delle power unit ibride, introdotte nel 2014, e forse mai adeguatamente promosse nella loro valenza ingegneristica. «Poche persone sanno che gli attuali motori sono i più efficienti al mondo. Crediamo che la F1 possa continuare ad essere un punto di riferimento nell'industria automobilistica». Per questo, anche i propulsori di domani dovranno diventare ad emissioni zero. Per il 2025, invece, un obiettivo parallelo è la sostenibilità degli eventi in pista: si vuole imporre l'abolizione dei materiali monouso, come ad esempio la plastica delle bottigliette d'acqua distribuite agli spettatori. Inoltre, la F1 si adopererà affinché gli autodromi possano essere raggiunti con mezzi di trasporto ecologici, magari riducendo il traffico privato. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico