DETROIT - L’antipasto è stato servito ieri, oggi potrebbe arrivare l’annuncio importante. Cancellate le scorie del caso emissioni, il gruppo Volkswagen è...
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All’evento saranno presenti i numeri uno dei due costruttori, Herbert Diess per i tedeschi e Jim Hackett per gli americani, rispettivamente supportati da Thomas Sedran (responsabile dei veicoli commerciali dell’azienda tedesca) e Jim Farley (il numero uno dei mercati globali dell’Ovale Blu). Finora dell’intesa hanno parlato più gli europei degli americani e sarà interessante capire con maggior precisione il perimetro dell’affare e a che punto sono i colloqui. Sembrano escluse ipotesi di fusioni o scambi azionari.
Una cosa ammessa da entrambi è la collaborazione sul fronte dei veicoli da lavoro di cui Ford è leader in Europa. Altre aree di collaborazione dovrebbero riguardare le piattaforme (Volkswagen è leader del mercato europeo, Ford si sta ristrutturando), l’elettrificazione e addirittura il network industriale con la produzione di alcuni veicoli nelle fabbriche degli alleati. A spingersi più avanti di tutti è stato il ceo di Wolfsburg Diess che, dopo il recente incontro con Trump a Washington per parlare dei dazi, aveva ipotizzato l’assemblaggio di veicoli Volkswagen in alcuni stabilimenti Ford negli Usa per incrementare rapidamente produzione e vendite. Un’ipotesi mai commentata da Ford.
Ieri, intanto, lo stesso Diess ha annunciato un aumento della produzione negli States con un’iniziativa autonoma di Volkswagen che non rientra nella partnership. La casa tedesca investirà 800 milioni di dollari con la creazione di mille posti di lavoro nel suo stabilimento di Chattanooga per la produzione di veicoli elettrici fondamentali per l’espansione negli States.
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Corriere Adriatico