F1, nuove gomme migliorano prestazioni. Pirelli promette show con pneumatici larghi

Marco Tronchetti Provera A.D. Pirelli durante la cerimonia in occasione dei 110 anni di Pirelli Motorsport Prestige presso il Museo dell'automobile di Torino
TORINO - La Formula 1 promette più spettacolo e riparte dal look e dalla velocità. Protagoniste sono le nuove gomme più larghe che la Pirelli presenta al...

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TORINO - La Formula 1 promette più spettacolo e riparte dal look e dalla velocità. Protagoniste sono le nuove gomme più larghe che la Pirelli presenta al Museo dell’Automobile di Torino, in occasione dell’evento per i 110 anni nel Motorsport. Per ora ci sono soltanto le simulazioni perché nessun team ha provato le nuove vetture (i test partiranno il 27 febbraio a Barcellona), ma i tecnici di Pirelli prevedono cinque secondi in meno al giro rispetto al 2015.


Il presidente Marco Tronchetti Provera parla di «vetture molto più veloci con le nuove gomme». Una vera rivoluzione. «È una sfida enorme che gli ingegneri e i tecnici della Pirelli hanno dovuto affrontare. Sarà un altro spettacolo», sottolinea Maurizio Arrivabene, direttore della Scuderia Ferrari. «Siamo stati i primi a montare le nuove gomme sulla macchina. È stato emozionante, sono belle. Abbiamo lavorato con Pirelli, Red Bull e Mercedes, un ottimo esempio di collaborazione», sottolinea Giacomo Tortora, responsabile sviluppo veicoli della casa di Maranello. «Le gomme larghe? Un ritorno al passato quasi tardivo», osserva Alex Zanardi che scommette sui piloti della Red Bull come rivali di Hamilton.

«Siamo partiti a giugno - spiega Paul Hembery, direttore Motorsport Pirelli - quando abbiamo avuto informazioni su come sarebbe stata la macchina nuova. Abbiamo lavorato in modo abbastanza virtuale, non abbiamo usato macchine vere. Poi abbiamo fatti i test in pista: Ferrari, Red Bull e Mercedes hanno creato una macchina ibrida, su cui abbiamo fatto le prove. Ora aspettiamo la macchina vera. Aspettiamo Melbourne, quando dalle simulazioni passeremo alla realtà». Le nuove prestazioni - concordano tutti gli addetti ai lavori - rendono più incerto anche l’esito della competizione.

Mercedes la macchina da battere? «Forse no», dice Eric Boullier, racing directory di McLaren Honda. Anche Hembery cita più case e parla di possibile sorpresa Renault. Stefano Domenicali, presidente e amministratore delegato della Lamborghini, esclude un imminente ingresso in F1 dell’azienda. «Le nostre priorità - dice - sono altre: dobbiamo raddoppiare le vendite nei prossimi due anni, aumentare i clienti. Tante sfide da portare avanti, non è tra i nostri obiettivi di breve periodo».

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Corriere Adriatico