F1, Miami e Hanoi possibili nuovi GranPremi nel 2019. In corsa anche Buenos Aires

F1, Miami e Hanoi possibili nuovi GranPremi nel 2019. In corsa anche Buenos Aires
ROMA - La Formula 1 avrà probabilmente due nuovi Gp nel Mondiale 2019. Si tratta di Miami negli Stati Uniti e della capitale vietnamita Hanoi, secondo quanto riporta la...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ROMA - La Formula 1 avrà probabilmente due nuovi Gp nel Mondiale 2019. Si tratta di Miami negli Stati Uniti e della capitale vietnamita Hanoi, secondo quanto riporta la rivista tedesca ‘ Auto, Motor und Sport’. I nuovi padroni del circus, Liberty Media, stanno cercando di ampliare l’appeal di questo sport e in particolare desiderano una maggiore esposizione negli Stati Uniti. La F1 non ha ancora confermato le nuove destinazioni, ma secondo la rivista tedesca, Miami e Hanoi sono sulla buona strada per ospitare un Gp. Gli Stati Uniti hanno già una gara ad Austin. In corsa per tornare in F1 anche l’Argentina con Buenos Aires.


In questa stagione ci saranno 21 Gran Premi di F1 e sebbene team e piloti non vorrebbero altre gare, i boss della F1 stanno ripensando il calendario. Ross Brawn, amministratore delegato della F1, ha rilasciato un’intervista alla rivista su una F1 più economica ma comunque entusiasmante senza però parlare di nuovi Gp. «Potremmo avere uno sport affascinante con auto molto complesse per meno della metà dei soldi spesi oggi e essere al top e nessuno se ne accorgerebbe», ha detto. «La perfezione e la prevedibilità uccidono ogni tipo di intrattenimento, ed è quello di cui oggi lo sport soffre». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico