Extreme E, ci sono i maghi dei rally: da Loeb a Sainz fino ad Al-Attiyah. Proprietari del team anche tre campioni F1

da sinistra Sebastien Loeb, Carlos Sainz e Nasser Al-Attiyah
Trovatelo un campionato che, alla sua seconda stagione, ha un parterre di piloti, squadre e costruttori tra i più importanti e titolati al mondo come quello della Extreme...

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Trovatelo un campionato che, alla sua seconda stagione, ha un parterre di piloti, squadre e costruttori tra i più importanti e titolati al mondo come quello della Extreme E. Un esempio? L’ABT Cupra XE mette insieme un team che ha corso ai vertici della Formula E, un brand sportivo emergente del gruppo Volkswagen che punta tutto sull’elettrico, un quattro volte vincitore della Dakar come Nasser Al-Attiyah e Jutta Kleinschmidt, l’unica donna ad aver vinto nel 2001 il raid più famoso del mondo. E tra i titolari di team vi sono ben tre campioni del mondo di Formula 1. Le prime due lettere di JBXE vogliono dire Jenson Button e la Rosberg Racing non è del cugino di Niko, ma è proprio lui, l’iridato nel 2016.



La squadra più “titolata” è sicuramente la X44: è il numero che il suo team principal, Lewis Hamilton, ha sulla propria monoposto e, se si sommano i suoi 7 titoli con i 9 (consecutivi!) conquistati nel WRC dal cavallo più pregiato della sua scuderia, un certo Sébastien Loeb, ci si rende conto di avere di fronte riunite le più ricche e scintillanti bacheche nella storia del Motorsport. Ma vi sono anche altri mostri di questo mondo come la Andretti United, un nome che vuol dire oltre 500 vittorie nella Indycar e del quale è co-proprietario Zak Brown, ceo di McLaren che è anch’essa presente con un suo team. Altra presenza ufficiale è quella del No. 99 Hummer EV Chip Ganassi Racing. Il nome Hummer riporta direttamente ad una vettura simbolo, tornata recentemente alla ribalta totalmente elettrica, e al più grande costruttore americano, la General Motors. Se si parla di Chip Ganassi bisogna contare 9 titoli Indycar, 4 nella CART, 5 edizioni della 500 Miglia di Indianapolis e 242 vittorie su circuiti tra cui Le Mans, Daytona e Sebring. Altro nome illustre è quello del team Acciona Sainz XE nel quale titolare e pilota è Carlos Sainz. Il padre dell’omonimo pilota della Ferrari in F1 è un due volte campione del mondo rally e tre volte vincitore alla Dakar.



La sua compagna si chiama Laia Sanz, ha nel nome una ‘i’ in meno e un curriculum da motociclista davvero sorprendente: vincitrice 13 volte del Trial World Champion, 5 volte dell’Enduro World Champion e ha finito 10 volte la Dakar conquistando nel 2015 il nono posto assoluto, il migliore mai ottenuto da una donna su due ruote. L’unica presenza italiana è quella di Tamara Molinaro che corre per la Xite Racing, una denominazione anonima dietro la quale si nasconde la Hispano Suiza, casa spagnola fondata nel 1899, famosa per le sue auto di lusso e anche per qualche vittoria sportiva tra il 1910 e il 1938, quando cessò la propria attività. Oggi sforna sontuose e costose one-off e una di queste è la Carmen, hypercar elettrica con potenze di 750 kW o 820 kW prodotta in soli 19 esemplari con prezzo a partire da 2 milioni di euro. Anche la Veloce Racing ha radici interessanti. È infatti uno dei team di riferimento nel mondo degli e-sport e alle spalle ci sono personaggi come Jean-Éric Vergne, due volte campione di Formula E, e Adrian Newey, capo progettista della Red Bull di F1. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico