Ecco il super fuoribordo Mercury Verado da 600 cavalli: un V12 7,6 litri con due eliche, prestazioni e autonomia da record

Motori Mercury su uno yacht
Un fenomeno destinato a sconvolgere il mondo della nautica da diporto. Questo è il nuovo motore Mercury Verado, un V12 7,6 litri in grado di erogare la straordinaria...

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Un fenomeno destinato a sconvolgere il mondo della nautica da diporto. Questo è il nuovo motore Mercury Verado, un V12 7,6 litri in grado di erogare la straordinaria potenza di 600 cavalli, la più alta mai stabilita da un fuoribordo. Il più potente motore della concorrenza si ferma ai 425 hp di Yamaha.

Per ora il nuovo super motore americano è stato presentato soltanto oltreoceano, ma entro l’estate dovrebbero cominciare le esportazioni in Europa, e dunque anche in Italia. Ne saranno felici cantieri e diportisti che intravedono la possibilità di guadagnare spazio a bordo, oltre che garantirsi prestazioni e manovrabilità da record anche su imbarcazioni di dimensioni importanti. La tendenza ad adottare motorizzazioni fuoribordo anche su yacht di 40 piedi e più, infatti, è ormai consolidata anche da questa parte dell’oceano, e difficilmente si tornerà indietro.

Le prime informazioni filtrate dall’America segnalano non solo il record di potenza, ma anche altri pregi, come la capacità di controllare i consumi, l’autonomia estesa, il contenimento della rumorosità e delle vibrazioni. Valori, questi ultimi, definiti tout court “paragonabili a quelli del Verado V8 da 300 hp”.

Per testimoniare i pregi del nuovo V12 da 600 hp, Mercury ha reso pubblici i risultati di test in acqua eseguiti presso il proprio centro prove NHV (Noise, Vibration, Harshness) con una imbarcazione da 43 piedi (13,10 mt) e circa 10 tonnellate di peso. E ha comunicato i seguenti risultati: “Il nuovo motore da 600 cavalli è più silenzioso del 30% rispetto al concorrente da 425 hp; assicura un risparmio di carburante superiore del 20% alla stessa velocità di crociera e un risparmio superiore del 24% navigando alla velocità massima con due motori da 600 cv rispetto a tre fuoribordo da 425”.

Conseguenza diretta del contenimento dei consumi è ovviamente l’autonomia superiore, perseguita – viene spiegato dai tecnici americani – anche grazie all’apporto dell’ARO (Advanced Range Optimisation), sistema che gestisce l’apporto di carburante in funzione dell’autonomia a velocità di crociera. Se non bastasse in casa Mercury sottolineano che il nuovo super motore è anche “il fuoribordo di potenza elevata più silenzioso sul mercato” e ricordano che “l’accuratezza con cui è stata disegnata la calandra contribuisce a smorzare le vibrazioni”.

Un pregio, quest’ultimo, che si spiega anche con le qualità tecniche, decisamente innovative, come l’introduzione del primo piede sterzante in modo indipendente nella categoria dei fuoribordo (ideale per migliorare la manovrabilità), o come la trasmissione automatica a due rapporti, che distribuisce la coppia massima e l’accelerazione in prima marcia per poi passare silenziosamente alla seconda in modo da garantire navigazioni efficienti e velocità di punta mozzafiato.

Completano il quadro delle dotazioni hi-tech le due eliche controrotanti, realizzate per sfruttare tutto il potenziale dei 600 hp. Progettate per funzionare in controrotazione, dovrebbero agevolare rapidità ed efficienza nel passaggio in planata, garantendo inoltre manovrabilità e autonomia eccezionali alle medie velocità.

Altro pregio del nuovo super motore Mercury è la compattezza. Che non solo contribuisce a contenere il peso a 572 Kg, ma – grazie al design affusolato della calandra - consente di sfruttare al massimo lo specchio di poppa, in modo da poter montare anche più motori.

Sul prezzo del nuovo top di gamma Mercury non state fornite finora anticipazioni, ma è facile prevedere, visti i contenuti e le prestazioni dichiarate, che sarà non solo il più potente e prestazionale, ma anche il più costoso del mercato. In compenso dall’America hanno fatto sapere che è prevista una garanzia anti-corrosione di 3 anni.

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Corriere Adriatico