Doppietta Hyundai nel Rally del Giappone, ultima prova del mondiale dominato da Toyota. "Sorpresa" italiana nel Power Stage: a quasi 67 anni Miele secondo

Il podio del Rally del Giappone, ultima gara del Wrc 2022, dominato delle Hyundai di Neuville e Tänak
NAGOYA – La Hyundai ha chiuso il World Rally Championship 2022 con una doppietta, andando a vincere nel cortile di casa della Toyota, che si era già aggiudicata in...

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NAGOYA – La Hyundai ha chiuso il World Rally Championship 2022 con una doppietta, andando a vincere nel cortile di casa della Toyota, che si era già aggiudicata in Nuova Zelanda il titolo individuale con Kalle Rovanperä e in Spagna quello a squadre e che ha il proprio quartier generale nella prefettura di Aichi, area che ha ospitato il Rally del Giappone. Thierry Neuville, al secondo sigillo stagionale (il diciassettesimo in carriera), ha preceduto sul podio il compagno di squadra Ott Tänak di 1:11.1

Elfyn Evans, con la Gr Yaris della casa nipponico era secondo fino a 63 chilometri dalla fine nella prima cronometrata di giornata si era portato a soli 6 decimi dal belga. Con il doppio e sfortunato passaggio sulla Ena City (ha dovuto anche sostituire una ruota) ha rimediato oltre 4 minuti di ritardo chiudendo in quinta posizione. Il “suo” posto sul podio è stato così rilevato dall'idolo di casa, Takamoto Katsuta, terzo a un minuto dall'estone. Il pilota giapponese ha preceduto anche l'altro compagno di squadra, Sébastien Ogier, quarto a poco più di 12''.

La difficile ultima gara stagionale di Rovanperä è andata in archivio con la dodicesima piazza, che per la Toyota (7 affermazioni in campionato) ha significato ancora una volta aver portato al traguardo tutte e quattro le macchine plug-in della classe regina. Nella classifica a squadre, con 525 punti si è tenuta alle spalle la Hyundai (5 successi), staccata di 68 lunghezze. Poi la M-Sport (una vittoria, quella inaugurale, con Sébastien Loeb), con 200 punti in meno rispetto alla squadra coreana.

Il solo altro pilota del Wrc1 nella Top10 è stato Gus Greensmith, sesto con la Ford Puma a 2,3 decimi da Evans. Poi, settimo, il primo del Wrc2, l'olandese Grégoire Munster con la Hyundai i20 N che ha preceduto cinque finlandesi. La pioggia ha regalato sorprese nel Power Stage vinto da Craig Breen al volante della Ford Puma (settimo assoluto del mondiale), che ha preceduto l'italiano Mauro Miele, 67 anni il prossimo gennaio, che con la Skoda Fabia ha incassato 4 punti per la graduatoria del Wrc. «Non avete idea di quanto io sia felice», ha commentato a fine gara Miele, che in gennaio si era imposto nella Master Cup del 90° Rallye Monte Carlo.

Nella classifica individuale del mondiale di rally, Tänak ha conquistato il platonico alloro di vice campione del mondo con 205 punti, a 50 lunghezze da Rovanperä, il più giovane iridato della specialità. Neuville si è dovuto accontentare della terza piazza a quota 193. Lontano il quarto, Evans (134), con Katsuta a soli 12 punti. Con appena sei gare, Ogier è arrivato sesto (97).

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Corriere Adriatico