Sanders al comando con la Ktm, Petrucci, primo italiano, al 13° posto. Kamaz domina fra i camion

Daniel Sanders ha chiuso al comando la prima tappa della Dakar riservata alle moto
HAIL – Miglior debuttante lo scorso anno (quarto assoluto), Daniel Sanders ha chiuso al comando la prima tappa della Dakar riservata alle moto. Con la sua Ktm Rally Factory...

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HAIL – Miglior debuttante lo scorso anno (quarto assoluto), Daniel Sanders ha chiuso al comando la prima tappa della Dakar riservata alle moto. Con la sua Ktm Rally Factory Replica messa a punto dalla scuderia GasGas l'australiano guida la classifica generale dopo i primi 352 chilometri (19 sabato e 333 domenica) contro il tempo. Il suo margine è di 3.07'' su Pablo Quintanilla e di 11.06'' sull'austriaco Matthias Walkner.

Il centauro di “dowunder” deve guardarsi le spalle dai due segugi: il cileno ha già un secondo e un terzo posto assoluti al proprio attivo, mentre l'austriaco si era imposto nell'edizione del 2018 occupando anche la piazza d'onore nel 2017 e nel 2019. Il sudamericano è in sella a una Honda Crf 450 Rally del Monster Energy team ufficiale, mentre Walkner dispone della Ktm della casa austriaca sostenuta dalla Red Bull. Poi ci sono il francese Adrien van Beveren (Yamaha) che viaggia a 100 secondi dal podio, l'americano Mason Klein (Ktm) e il britannico Sam Sunderland (Ktm), primo nel 2017. Danilo Petrucci (Ktm) è il migliore degli italiani e occupa il tredicesimo posto provvisorio con 33.29'' di ritardo dalla vetta, incluso un minuto di penalità. Il 31enne umbro è al suo debutto alla Dakar e nella seconda parte dello stage inaugurale ha guadagnato 10 posizioni. Paolo Lucci, 24° con la Husqvarna Fr450 del Solarys Racing, è il secondo italiano.

La sfida fra gli autocarri è una contesa esclusivamente russa non solo fra i costruttori (quattro Kamaz nelle prime 4 posizioni), ma anche fra gli equipaggi, tutti composti da concorrenti con il medesimo passaporto. Al comando si è insediato il vincitore del 2021, Dimitry Sotnikov, che vanta però “solo” poco più di mezzo minuto si margine su Eduard Nikolaev, che ha già un poker di successi al rally raid.

Poi, a quasi 19 minuti, ci sono Anton Shibalov e, 16 secondi più dietro, Andrey Karginov. Al volante di un Praga V4s Dkr, il ceco Ales Loprais occupa la quinta piazza a poco meno di 25 minuti da Sotnikov, ma sul proprio crono incide pesantemente una penalità di un quarto d'ora. Senza quella sarebbe terzo. Alle sue spalle c'è il cileno Ignacio Casale che guida un Tatra e che accusa 32.28'' di ritardo dalla vetta. L'equipaggio italiano della Italtrans Racing (Claudio Bellina, Bruno Gotti e Giulio Minelli) è ventesimo a 2:08.19'' (15' sono di penalità). Nella gara riservata ai quad al comando c'è il ituano Laisvydas Kancius (Story Racing Sro) con 6.10'' di margine sul cileno Giovanni Enrico (Enrico Racing Tema) e 9.36'' sullo statunitense Pablo Copetti (Yamaha Rally Team). Lunedì è in programma la seconda tappa, la prima che si corre in un singolo giorno: 338 a cronometro (568 complessivamente) da Hail a Al Artawiya.

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Corriere Adriatico