Dacia, la democratizzazione dell’elettrica. Con la Spring il marchio del Gruppo Renault porta nella mobilità green i suoi valori

La Dacia Spring
L’ambizioso piano strategico “Renaulution” presentato dal Ceo del gruppo Renault, Luca De Meo, mette in primo piano il marchio Dacia. Che ha enormi...

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L’ambizioso piano strategico “Renaulution” presentato dal Ceo del gruppo Renault, Luca De Meo, mette in primo piano il marchio Dacia. Che ha enormi potenzialità e a cui sta sempre più stretto il ruolo di low-cost. Si sta infatti trasformando in brand di tendenza, capace di attirare per lo stile e le tecnologie, oltre che per il prezzo ultracompetitivo. Ne è un esempio concreto il suo primo veicolo elettrico, il crossover compatto Spring. Annunciato come il veicolo a zero emissioni più accessibile del mercato, è disponibile nella versione per privati e piccole aziende in due allestimenti, Comfort e Comfort Plus, con prezzi da 19.900 euro. Che al netto degli incentivi statali, sommando i vari bonus, in caso di rottamazione diventano addirittura 9.460. La Dacia Spring è concepita per rispondere a tutte le esigenze della nuova mobilità, per questo si basa su tre versioni mirate: per privati e piccole aziende, Business (dedicata al car sharing) e Cargo che arriverà nel 2022 offrendo la massima capacità di carico con 1.100 litri.



La nuova Spring a 4 posti è lunga 3,73 metri, larga 1,57 e alta 1,51. Ha un look gradevole da crossover urbano, dispone di una batteria da 27,4 kWh (circa 44 cv di potenza con 125 Nm) che consente un’autonomia di 230 km nel ciclo misto e di 305 in quello metropolitano.  Il marchio Dacia è cresciuto anche nell’immagine. Lo dimostra il successo della rinnovata Sandero. Gli ordini per il nuovo modello hanno superato le previsioni, perché la vettura che da sempre incarna il Dna della marca (e rappresenta il 50% delle vendite) è diventata più bella, confortevole e tecnologica. A conferma dell’upgrade, tre clienti su quattro l’hanno scelta nella versione crossover Stepway e per il 70% nell’allestimento top di gamma Comfort. La nuova Sandero nasce sulla piattaforma CMF-B condivisa con altri modelli dell’Alleanza franco-nipponica. 


La rivoluzione del gruppo Renault parte proprio da questo modello e dal suo versatile pianale, su cui si basa un’importante fetta di futuro. La stessa piattaforma darà vita a un’altra importante novità targata Dacia, il Suv di segmento C Bigster previsto per il 2025. Incarnerà totalmente l’evoluzione della marca: sarà essenziale e anticonvenzionale, con un tocco di freschezza e spirito outdoor, a dimostrazione che accessibilità ed attrattività non sono incompatibili. L’obiettivo di Dacia – ha specificato De Meo - non è rompere con il passato, ma crescere mantenendo i tradizionali punti di forza. Le importanti evoluzioni nel design e nelle motorizzazioni alternative ed ibride le consentiranno di attirare nuovi diversi clienti.

 

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Corriere Adriatico