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L’ambizioso piano strategico “Renaulution” presentato dal Ceo del gruppo Renault, Luca De Meo, mette in primo piano il marchio Dacia. Che ha enormi potenzialità e a cui sta sempre più stretto il ruolo di low-cost. Si sta infatti trasformando in brand di tendenza, capace di attirare per lo stile e le tecnologie, oltre che per il prezzo ultracompetitivo. Ne è un esempio concreto il suo primo veicolo elettrico, il crossover compatto Spring. Annunciato come il veicolo a zero emissioni più accessibile del mercato, è disponibile nella versione per privati e piccole aziende in due allestimenti, Comfort e Comfort Plus, con prezzi da 19.900 euro. Che al netto degli incentivi statali, sommando i vari bonus, in caso di rottamazione diventano addirittura 9.460. La Dacia Spring è concepita per rispondere a tutte le esigenze della nuova mobilità, per questo si basa su tre versioni mirate: per privati e piccole aziende, Business (dedicata al car sharing) e Cargo che arriverà nel 2022 offrendo la massima capacità di carico con 1.100 litri.
La nuova Spring a 4 posti è lunga 3,73 metri, larga 1,57 e alta 1,51.
La rivoluzione del gruppo Renault parte proprio da questo modello e dal suo versatile pianale, su cui si basa un’importante fetta di futuro. La stessa piattaforma darà vita a un’altra importante novità targata Dacia, il Suv di segmento C Bigster previsto per il 2025. Incarnerà totalmente l’evoluzione della marca: sarà essenziale e anticonvenzionale, con un tocco di freschezza e spirito outdoor, a dimostrazione che accessibilità ed attrattività non sono incompatibili. L’obiettivo di Dacia – ha specificato De Meo - non è rompere con il passato, ma crescere mantenendo i tradizionali punti di forza. Le importanti evoluzioni nel design e nelle motorizzazioni alternative ed ibride le consentiranno di attirare nuovi diversi clienti.
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Corriere Adriatico