Cupra, debutta la Formentor. Il brand conquista la piena autonomia con il primo modello pensato e sviluppato in autonomia

La Cupra Formentor
BARCELLONA - Come primo modello interamemente pensato e sviluppato all’interno del brand più giovane – è nato nel 2018 – del panorama...

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BARCELLONA - Come primo modello interamemente pensato e sviluppato all’interno del brand più giovane – è nato nel 2018 – del panorama automobilistico europeo (e forse mondiale), Formentor è il “sigillo” che certifica la piena autonomia di Cupra, peraltro sancita esplicitamente dal numero uno del gruppo Volkswagen Herbert Diess che ne ha affermato la pari dignità con le altre stelle della sua galassia. Un marchio giovane e ambizioso, dalla personalità precisa e decisa, che strizza l’occhio a una clientela anticonvenzionale, attenta allo stile e sensibile alle performance contemporanee, cioè capaci emozionare senza impattare sull’ambiente, come confermano i copiosi investimenti nei piani di elettrificazione che per la seconda parte del 2021 prevedono l’arrivo della prima Cupra 100% elettrica, la El Born, cui farà seguito in tempi abbastanza ravvicinati la versione di serie del Tavascan, Suv elettrico ad alte prestazioni il cui concept è stato svelato al Salone di Francoforte del 2019. E in cantiere ci sono altre sorprese ancora top secret, ma «particolarmente adatte al mercato italiano» dice Pierantonio Vianello, responsabile del brand di Barcellona nell’ambito di Volkswagen Group Italia .



Una filosofia di cui il Formentor offre un’esauriente dimostrazione, coerente con il nome ereditato dalla penisola che, protendendosi verso l’omonimo capo, offre uno degli scenari più emozionanti e spettacolari dell’isola di Maiorca, non certo avara di paesaggi da sogno. Questo C-Suv lungo 4,45 metri ha linee fluide e filanti, proporzioni equilibrate, un look gradevolmente muscoloso con il lungo cofano che ne sottolinea l’aggressività, ulteriormente enfatizzata dalle tinte esclusive ispirate ai colori della natura – Petrol blue opaco, Grigio magnetico opaco e Grigio grafene – che il team “Color&trim” guidato dall’italiana Francesca Sangalli ha creato con un impegno durato tre anni. È il segno di una ricerca dell’esclusività tecnologica e di un approccio originale al mondo premium che si ritrova anche nell’abitacolo, dove la pelle dei rivestimenti si sposa alla scenografia hi-tech dei due grandi schermi: il Virtual cockpit, quadro strumenti digitale da 10,25 pollici, e il display flottante da 12 pollici del sistema di infotainment che svetta al centro della plancia.

Ovviamente sulla stessa linea si colloca la gamma motori ampia e articolata grazie alla versatilità della piattaforma modulare trasversale Mqb del gruppo Volkswagen, in questo caso declinata nella versione 37W Evo utilizzata esclusivamente per il Formentor. Ne fanno parte 4 unità Tsi turbo a benzina 1.5 e 2.0 da 150, 190, 245 e 310 cv, un turbodiesel 2.0 Tdi da 150 cv e le varianti ibride plug-in 1.4 e-Hybrid declinate nei livelli di potenza di 204 e 245 cv. Di queste sono già a listino le due unità agli estremi dell’offerta a benzina (150 e 310 cv), mentre le altre motorizzazioni arriveranno successivamente.

A giustificare l’importanza attribuita al primo modello “nativo” del giovane marchio provvede lo stesso presidente di Cupra, Wayne Griffiths che dal primo ottobre è anche il numero uno di Seat. Il top manager attribuisce a Formentor un peso potenziale del 50% sui volumi di vendita del 2021, un contributo importante all’evoluzione di un marchio partito con il piede giusto. Lo dimostrano le 55.000 unità vendute dal lancio, con le 25.000 consegne del 2019 a certificare una crescita del 72% rispetto all’anno precedente. «Con questo modello – ricorda Griffiths – potrebbe aumentare del 10-15% la produzione a Martorell, dove Formentor condivide con le Leon (Cupra e Seat) una delle tre linee di montaggio, mentre dalle altre due escono le Seat Ibiza e Arona, oltre all’Audi A1».

Nel nostro Paese le aspettative e la fiducia nel nuovo modello non sono da meno, e Vianello lo conferma con i fatti: «Abbiamo prenotato un numero di Formentor che fa del nostro mercato il terzo al mondo, dopo Germania e Spagna». E se è vero che il buon giorno si vede dal mattino, la partenza sembra dargli ragione, visto che l’85% dei contratti finora stipulati è confluito sul più ricco e remunerativo dei due modelli a listino, quello spinto dal benzina da 310 cv. Una dimostrazione che gli automobilisti di casa nostra hanno percepito l’essenza e la diversità di un brand dalla personalità ben definita, che va a posizionarsi come un ponte tra il mercato di volumi e quello premium, sfoggiando un’anima sportiva che non può non piacere alla clientela italiana. A proposito del listino, come già detto il nuovo Suv spagnolo è per ora presente con due motorizzazioni e altrettanti livelli di allestimento, denominati Formentor e Formentor VZ con trazione integrale 4Drive (la sigla sta per Veloz, che ne sottolinea potenza e prestazioni) a prezzi che partono rispettivamente da 31.250 – 32.850 se si opta per il cambio Dsg a doppia frizione – e da 46.250 euro.

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Corriere Adriatico