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La nave da diporto di CRN è stata progettata in collaborazione con lo studio italiano di architettura Nuvolari Lenard, che ne ha sviluppato il concept e lo stile degli esterni e degli interni. Le sue linee sono potenti, riconoscibili, inconfondibili a grande distanza (anche per le inaspettate combinazioni di colore, dal quarzo fumé al metallizzato sabbia, con accenti neri) e danno vita a quello che i vertici del cantiere anconetano tengono a definire “un capolavoro che resterà iconico nel tempo”.
Pur sviluppandosi su cinque ponti, e pur assicurando un baglio massimo di ben 11,50 metri, l’imbarcazione esibisce infatti linee aerodinamiche, tese e fluide, simili a quelle di più piccole, più agili e più veloci imbarcazioni plananti. In questo caso, invece, siamo in presenza di una carena dislocante, che consente velocità non superiori a 16 nodi, grazie alla spinta di una motorizzazione diesel MTU, della quale non sono stati comunicati dettagli su potenza, consumi e autonomia. In compenso il cantiere ha tenuto a sottolineare che il Voice è il primo megayacht CRN a ottenere la certificazione IMO Tier III, in quanto assicura una riduzione del 70% delle emissioni nocive degli ossidi di azoto (NOx) contenuti nei gas di scarico.
Con una suite armatoriale e 5 cabine VIP, a bordo possono alloggiare, con tutti i comfort, 12 persone più l’equipaggio. Il ponte superiore è riservato all’armatore che, oltre alla suite a lui dedicata e posizionata verso poppa, ha a disposizione il salone panoramico nell’area di prua, che gli offre il massimo della privacy, diventando all’occorrenza spazio social per gli amici. Interessante notare che la camera da letto conduce attraverso porte scorrevoli verso la zona pranzo all’aperto. Inutile dire delle aree conviviali, della qualità dei materiali, degli arredi e delle innumerevoli attenzioni dedicate all’ottimizzazione del comfort, del piacere di navigare e di vivere a bordo. Non mancano Jacuzzi, solarium, garage per tender e toys, aria condizionata, stabilizzatori di ancoraggio, descritti dal cantiere come “capaci di tenere la barca immobile anche in presenza di acque agitate”.
Una nota di CRN sottolinea che questo nuovo megayacht di 62 metri “è emblema dell’eccellenza e del profondo know how del cantiere, frutto dell’impegno di tutte le maestranze e degli artigiani altamente qualificati che lavorano nel polo produttivo di Ancona”. E ancora: con smisurato orgoglio il Voice viene definito “sintesi felice di creatività e sartorialità, frutto di una combinazione di idee, saperi e professionalità diverse, tutti accomunati da una grande passione e dalla volontà di costruire qualcosa di unico nello spirito del “Made by you with our own hands” che guida il brand”.
CRN ha attualmente in costruzione altri quattro yacht full custom: CRN M/Y 138 62 metri, CRN M/Y 139 72 metri, CRN M/Y 141 60 metri e CRN M/Y 142 52 metri. Un “portafoglio ordini” che dà garanzie sulla forza dello storico marchio nato nel 1963 ad Ancona, dove vengono costruite, in un’area di oltre 80.000 metri quadri, navi da diporto dai 45 fino ai 95 metri, completamente custom, in acciaio e alluminio.
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Corriere Adriatico