Cos'è accaduto alla Mercedes nell'ultima gara disputata a Silverstone. Pareva lanciatissima verso l'obiettivo di vincere tutte le corse del 2020, una macchina...
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Sfumata la doppietta, questa volta Hamilton si è dovuto accontentare del secondo posto e Bottas del terzo, pur partendo dalla pole-position. Il finlandese ha perso altri punti dal compagno, sempre che l'obiettivo rimanga contendergli il titolo, e ora è terzo anche in classifica generale, superato da Verstappen. Per Valtteri la Mercedes è stata un po' "dormiente" domenica nel contenere la minaccia Red Bull: "La mia strategia è stata lontana da quella ideale. Potevamo andare più lunghi nel secondo stint, come fatto da Lewis, per spingere di più nel finale con gomme più fresche", ha notato il finnico. "Ho cercato di resistere a Max, ma nell'ultima fase quando ho iniziato a forzare le gomme sono crollate". Hamilton, comunque, non ha faticato certo di meno: "Il primo stint è stato complicato, nel secondo ho gestito i pneumatici come non potete credere. Ho fatto tutto ciò che potevo per conservarli, ma con il blistering non è cambiato nulla".
Adesso si va a Barcellona, la pista dei test invernali dove la W11 aveva stupito grazie anche al DAS, dispositivo studiato per sfruttare al massimo le Pirelli. Quello spagnolo è però un altro tracciato potenzialmente ostico per la gestione delle coperture, tra curvoni in appoggio e i 30 gradi indicati dalle previsioni meteo. Forse ancora più di prima, dato che si correrà in piena estate. Wolff ne è consapevole ("sarà impegnativa", ha detto), ma la filosofia resta quella di chi vuole sempre imporsi: "Abbiamo qualche giorno per capire la causa dei nostri problemi, trovare una soluzione e valutarla nelle libere del venerdì, sperando in una gara migliore. È quando siamo sconfitti che impariamo di più". Il passato insegna che non sono parole di circostanza. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico