MILANO - È il pepe l’ingrediente che più concorre a definire il carattere della Mini Clubman reduce dal recente restyling. Al vertice dalla gamma rinnovata si...
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Nel cofano della più muscolosa station wagon del brand scalpitano infatti i 306 cavalli messi a disposizione dal 2.0 twin turbo che ha preso il posto del precedente turbo di pari cilindrata ma con una potenza decisamente più contenuta a 231 cv. Una bella differenza, non c’è che dire, che abbiamo potuto apprezzare nella prova su strada svoltasi tra Milano e i primi contrafforti delle colline brianzole. Un percorso misto che ha valorizzato le doti dinamiche di una vettura capace di regalare prestazioni entusiasmanti e accelerazioni brucianti (le bastano 4,9 secondi per raggiungere i 100 chilometri orari partendo da ferma), ma sempre coerente con la filosofia del marchio che nel nome del “go kart feeling” privilegia l’agilità e la maneggevolezza rispetto alle prestazioni pure.
Queste ultime pur favorite dagli pneumatici ribassati montati su cerchi da 19” che, uniti alle sospensioni sportive e all’assetto ribassato, impongono di rinunciare a qualcosa sul piano del comfort quando si decide di scatenare la cavalleria. Se però di decide di non metterla alla frusta la Clubman Jcw sa comportarsi come una docile e rilassante automobile familiare che è Mini in tutto tranne forse che nelle dimensioni, considerando i 4.253 mm di lunghezza che comunque vanno a vantaggio dell’abitabilità, lasciando uno spazio dignitoso anche ai bagagli, ai quali è riservato un vano di 360 litri (1.250 ripiegando i sedili posteriori) accessibile tramite il classico ed esclusivo portellone a due ante su cui spicca un’altra novità portata dal restyling: i gruppi ottici posteriori il cui disegno luminoso è chiaramente ispirato all’Union Jack, la bandiera del Regno Unito.
Chi è meno sensibile alle emozioni forti, o non è disposto a pagarle 44.100 euro (optional esclusi), può contare sulle otto alternative presenti in una gamma che – a partire da 23.950 euro – è come sempre simmetrica, visto che le versioni One, Cooper e Cooper S a trazione posteriore o integrale All4 sono previste sia per i motori a benzina (3 cilindri 1.5 da 102 e 136 cv, 4 cilindri 2.0 da 192 cv), sia per i diesel (D) 1.5 a 3 cilindri da 116 cv e 2.0 a 4 cilindri da 150 e 190 cavalli.
Se alla combinazione tra le motorizzazioni, i cambi (manuali a 6 marce, automatici Steptronic a 7 o 8 rapporti), i colori e i livelli di allestimento Classic, Exclusive, Sport e Business si aggiungono le alternative di personalizzazione offerte dalle nuove opzioni del programma Mini Yours, i clienti della rinnovata Clubman possono costruirsi una vettura praticamente su misura, ben equipaggiata in termini di assistenza alla guida e più connessa che mai grazie alla carta Sim a standard 4G integrata nell’auto e gestita tramite il tradizionale strumento circolare nel quale è inserito lo schermo a colori da 6,5 o 8,8 pollici.
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Corriere Adriatico