Brexit, industria auto UE: con no-deal prezzo pesantissimo. 3 milioni di veicoli prodotti in meno e calo scambi di 110 mld in 5 anni

Brexit, industria auto UE: con no-deal prezzo pesantissimo. 3 milioni di veicoli prodotti in meno e calo scambi di 110 mld in 5 anni
LONDRA - Il settore auto indica che secondo nuove stime, l’impatto del «mancato accordo» con l’introduzione delle tariffe secondo le regole...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LONDRA - Il settore auto indica che secondo nuove stime, l’impatto del «mancato accordo» con l’introduzione delle tariffe secondo le regole dell’Organizzazione mondiale del commercio metterebbe a rischio la produzione di circa 3 milioni di auto e furgoni nei prossimi cinque anni, implichebbe perdite commerciali combinate Ue-Regno Unito per un valore fino a 110 miliardi di euro fino al 2025, oltre a circa 100 miliardi di euro di valore della produzione perso finora quest’anno a causa della crisi del coronavirus’. 23 organizzazioni dell’industria auto hanno invitato «l’Ue e il Regno Unito a garantire senza indugio un ambizioso accordo di libero scambio». Un no-deal sarebbe una minaccia per un settore che rappresenta un totale di 14,6 milioni di posti di lavoro britannici ed europei, avvertono i firmatari, tra cui l’Associazione dei costruttori europei di automobili (Acea) nonchè le principali organizzazioni nazionali, come la Ccfa in Francia, la Vda in Germania o la Smmt nel Regno Unito. «Le economie e i posti di lavoro su entrambe le sponde della Manica sono minacciate da un secondo colpo devastante in caso di mancato accordo», affermano. 
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico