Brembo, nel trimestre utile sale a 71,7 milioni (+16,8%). Aumentano anche i ricavi a 857 ml (+27%). Tiraboschi, trimestre tonico ma nubi all’orizzonte

Il logo Brembo
BERGAMO - Brembo chiude il primo trimestre con un utile netto di 71,7milioni, in crescita del 16,8% rispetto ai 61,4milioni dello stesso periodo dell’anno scorso. In...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

BERGAMO - Brembo chiude il primo trimestre con un utile netto di 71,7milioni, in crescita del 16,8% rispetto ai 61,4milioni dello stesso periodo dell’anno scorso. In crescita anche i ricavi che si attestano a 857,6 milioni, in aumento del 27,0% rispetto al primo trimestre del 2021. ll margine operativo lordo (Ebitda) del trimestre ammonta a 150,8 milioni, rispetto a 135,6milioni dello stesso periodo del 2021. Nei primi tre mesi dell’anno il gruppo ha registrato investimenti pari a 59,9 milioni di euro. In uno scenario caratterizzato dal perdurare delle tensioni geopolitiche e delle complessità sul fronte delle forniture, cosi come dalla recrudescenza della pandemia da Covid-19 in alcune aree geografiche, la «formulazione di previsioni resta difficile», spiega la società in una nota. In questo contesto Brembo continuerà a conseguire risultati «superiori al mercato di riferimento, rimanendo focalizzata sui propri fondamentali e confermando la strategia da tempo intrapresa, orientata a fornire soluzioni tecnologicamente all’avanguardia».

Per quanto riguarda l’impatto della guerra in Ucraina da parte della Russia, Brembo evidenzia che «non ha alcuna presenza produttiva nelle aree interessate dalla crisi ed ha una limitata esposizione ai clienti aftermarket della regione, pertanto l’impatto diretto sul Gruppo è circoscritto». Per quanto concerne gli ulteriori effetti, questi riguardano principalmente i «rincari delle materie prime e dell’energia, che il Gruppo «mitiga mediante strategie di copertura e attraverso le tipiche attività di recupero verso i clienti, nonché un incremento prudenziale del livello di scorte di materie prime». Il 2022 è «partito bene con il fatturato in forte crescita, con un primo trimestre tonico. Abbiamo gli stabilimenti che stanno girando bene, con qualche rallentamento in Cina per le vicende legate al covid».

Lo afferma il presidente di Brembo, Matteo Tiraboschi, commentando i risultati finanziari del primo trimestre. «Guardando avanti - aggiunge - le nubi all’orizzonte restano sul fronte dei prezzi e approvvigionamento delle materie prime, per la logistica, i costi dell’energia e le tensioni geopolitiche. Tutte queste situazioni ci hanno portato a non fornire una guidance con il principio che noi abbiamo sempre fatto meglio del mercato di riferimento e che continueremo a farlo. Quindi siamo prudenti nel dare numeri che potrebbero essere sbagliati».

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico