BMW Serie 5, qualità a bordo senza paragoni: acustica soft e 8 tipi di massaggi

Gli interni lussuosi della nuova BMW Serie 5
LISBONA - La qualità della vita a bordo subisce un’impennata dovuta al nuovo concetto acustico per gli interni. Merito del cielo del tetto che integra degli elementi...

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LISBONA - La qualità della vita a bordo subisce un’impennata dovuta al nuovo concetto acustico per gli interni. Merito del cielo del tetto che integra degli elementi di assorbimento acustico e il parabrezza che isola dai rumori esterni. Sempre sul fronte del comfort di marcia i sedili, la cui regolazione elettrica è gestita da sensori tattili, sono capaci di coccolare gli occupanti grazie alla presenza di 20 camere d’aria con 8 differenti funzioni di massaggio.

 

La vocazione business della Serie 5 trova conferma nella capacità di trasformare l’abitacolo in un hotspot wi-fi capace di garantire la connessione fino a 10 dispositivi. L’integrazione dello smartphone, che può essere ricaricato con il sistema induttivo, è garantita dalla presenza di Apple CarPlay. Grazie a Microsoft Exchange, infine, per la prima volta anche l’utente di Office 365 può sincronizzare e-mail, appuntamenti e contatti per gestirli a bordo dell’auto.

L’assetto della Serie 5 di settima generazione è stato interamente progettato ex novo. Nuova è la tecnologia delle sospensioni, mentre l’impianto frenante è realizzato secondo la stessa filosofia della costruzione leggera che ha consentito di ridurre (fino a 100 kg) il peso complessivo. Grande l’attenzione riservata all’aerodinamica che, con
il Cx di 0,22, rappresenta un punto di riferimento nel campo delle berline.
 

Poche altre auto offrono un’anticipazione della guida autonoma concreta e completa. Ne offre una prova
il supporto allo sterzo a al controllo di corsia che fino a 210 km all’ora consente, in determinate condizioni, di staccare le mani dal volante. Tra i nuovi dispositivi troviamo poi l’assistente al cambio di corsia, che di fatto permette di effettuare autonomamente la manovra di sorpasso. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico