RIO DE JANEIRO - Svelata a Tokyo, messa alla prova a Rio de Janeiro. Altro che statica showcar, a quasi 3 anni dal debutto al salone giapponese BladeGlider scende in pista e...
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Ad accompagnarla nella prima sgambata Carlo Ghosn, il numero uno della casa di Yokohama, il top manager più fermamente convinto che la svolta ecologica non toglierà affatto all’auto la capacità di emozionare: «Azzerare le emissioni non vuol dire rinunciare al piacere di stare al volante: BladeGlider è la perfetta dimostrazione di tutto ciò, la vettura elettrica per chi ama guidare». Gli ingegneri Nissan, si sa, sono quasi fissati per l’“innovazione che emoziona”, hanno raggiunto risultati enormi nel percorso dell’auto verde, ma hanno anche dimostrato di essere dei veri maestri nel tema delle high performance. Il fiore all’occhiello della prima faccia della medaglia è Leaf, un modello che ha vinto il prestigioso premio di “Auto dell’Anno” diventando rapidamente la vettura a batterie più venduta del pianeta. Sull’altro volto della luna brilla invece la GT-R recentemente rinnovata, un’astronave terrestre che si fa fatica a credere sia vera: costa 100 mila euro, trasporta 4 persone e ha performance paragonabili alle biposto con propulsore centrale. Superba.
BladeGlider è un manifesto, fa vedere che i due filoni sono in grado di convivere, si possono addirittura fondere. La freccia nipponica è ispirata alla Deltawing, un razzo da corsa poi diventato Zoed che ha partecipato a diverse edizioni della 24 Ore di Le Mans. Originale è anche l’impostazione, con la carreggiata anteriore molto più stretta della posteriore per esaltare l’aerodinamica e, quindi, l’efficienza. BladeGlider è lunga 430 cm e alta appena 130, ha un passo di 2,8 metri e può ospitare 3 persone, tutte legate con cinture a 4 punti. Chi impugna il volante è al centro, i passeggeri sono seduti lateralmente, in posizione arretrata. Facilissimo l’ingresso a bordo grazie alle porte incernierate posteriormente che si aprono verso l’alto.
Da brividi le prestazioni che si raggiungono nel più assoluto silenzio, si sente solo un sibilo e il rotolamento degli pneumatici. I due propulsori elettrici ciascuno su ogni ruota posteriore sviluppano complessivamente 200 kW (268 cv), la velocità sfiora i 200 km/h, l’accelerazione 0-100 è inferiore a 5 secondi. Sorprendente l’agilità e la precisione di guida nel misto stretto: i motori lavorano separatamente ed esaltano la funzione di torque vectoring facendo girare l’auto quasi senza l’aiuto dello sterzo.
Corriere Adriatico