Monza risponde a Binaghi, «Noi non riceviamo soldi pubblici, risorse solo da ACI». Redaelli: «Orgogliosi abbiano scelto Gp Italia come riferimento»

A destra Giuseppe Redaelli, Presidente di Autodromo Nazionale Monza con il presidente dell'Aci Angelo Sticchi Damiani
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MONZA - «È opportuno ricordare che lo svolgimento del Gran Premio di Formula 1, come negli anni trascorsi, viene realizzato con le sole risorse di ACI, che notoriamente non riceve alcuna forma di sovvenzione pubblica, al netto di un contributo parziale garantito dalla Regione Lombardia». Giuseppe Redaelli, Presidente di Autodromo Nazionale Monza replica così al n.1 della FederTennis Angelo Binaghi che, lodando i numeri da record degli Internazionali di Tennis di quest’anno, ha anche precisato che loro, a differenza del Gp d’Italia di Formula 1, i cui numeri sono stati superati dall’evento di Roma, non dispongono, però, di soldi derivanti da fondi pubblici.

«Siamo orgogliosi che il Presidente della Federazione Italiana Tennis abbia scelto come riferimento il Gran Premio di Formula 1 di Monza - aggiunge Redaelli - conferma che è un grandissimo evento sportivo seguito nei 5 Continenti. E siamo ancor più felici che in Italia anche altri eventi eguaglino e superino i nostri successi, perché elemento tangibile dell’eccellenza sportiva del nostro Paese e del ruolo, anche economico, dello sport italiano. Sport in solida ripresa, dopo due anni drammatici per il COVID, come testimoniano i dati per il GP di Formula 1 a Monza del 2022 che si terrà il prossimo settembre e che - evidenziamo - segnano già adesso, a quattro mesi dall’evento, un netto miglioramento anche rispetto al 2019 e preannunciano dunque un’edizione di formidabile successo, proprio nell’anno in cui si festeggia il centenario dell’Autodromo Nazionale Monza». 

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Corriere Adriatico