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Moltiplicare la capacità delle infrastrutture autostradali esistenti (“ma realizzarne di nuove non deve essere un tabù”) e azzerare l’incidentalità senza consumare suolo. È l’obiettivo ambizioso che si pone la rete autostradale italiana attraverso l’utilizzo della tecnologia C-Its, ovvero i sistemi di trasporto intelligenti cooperativi che permettono alle infrastrutture di “parlare” con i veicoli e di far comunicare i veicoli fra di loro. Lo ha detto Diego Cattoni, amministratore delegato di Autostrada del Brennero Spa e recentemente eletto presidente di Aiscat, nel corso del convegno “C-Its Roadshow”, organizzato a Trento a conclusione dei quattro anni di sperimentazione che ha visto protagonista proprio Autobrennero. “Insieme alla diffusione di veicoli elettrici, a idrogeno e a batteria, si tratta del campo in cui agire con determinazione per rivoluzionare, nei prossimi anni, il comparto autostradale. A questo - ha aggiunto Cattoni - va affiancata una sinergia virtuosa con la ferrovia”.
Cattoni ha ricordato quanto i temi della mobilità, in una chiave di transizione ecologica, siano al centro del Pnrr e il ruolo innovativo che le autostrade italiane (vedi Telepass e Tutor) hanno sempre avuto in Europa.
Corriere Adriatico