Mercato auto, anche in aprile la Germania "limita i danni": -61%. E Tesla avanza del 10%

Una fabbrica auto in Germania
ROMA – Come in marzo, la Germania, il più grande mercato europeo dell'auto, ha limitato i danni anche in aprile. La flessione è stata importante (-61,1%),...

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ROMA – Come in marzo, la Germania, il più grande mercato europeo dell'auto, ha limitato i danni anche in aprile. La flessione è stata importante (-61,1%), ma il paese ha archiviato il mese con un dato decisamente migliore rispetto a quello di Italia (-97,5%), Regno Unito (-97,3%), Spagna (-95,6%) e Francia (-89%). Sul mercato tedesco sono state targate in aprile quasi 121.000 macchine, quasi quattro volte il totale degli altri grandi paesi messi assieme, che non arrivano a 34.000 auto.


Tesla, ancora una volta, è stato il marchio protagonista della crisi. In aprile, in Germania, ha addirittura guadagnato il 10,4% (1% di quota di mercato) e nel Regno Unito la Model 3 è risultata il modello più venduto in assoluto con 658 unità targate (secondo posto per la Jaguar I-Pace con 367 esemplari). Sul mercato tedesco, il marchio californiano è tuttavia negativo nel quadrimestre con il 5,3% di volumi in meno. Mentre sono ancora positive sia Lexus (+11,4%) sia Ds (+5,9%).

Sempre in Germania, il mercato privati che di solito incide per un terzo sui volumi, è aumentato notevolmente in aprile (42% di incidenza) perdendo il 57,8% contro il 63,2% di quello aziendale. Costruttori e filiera invocano interventi pubblici a sostegno del comparto e sembrano ritardare le immatricolazioni. Nel 2020 il mercato tedesco ha perso il 31% contro il 43% di quello britannico (dove la sola MG è in attivo nel periodo, +38% con oltre 5.500 macchine vendute), il 48% di quello francese ed il 49% di quello spagnolo e italiano.

In Spagna, le due auto più vendute di aprile sono “tedesche”, ma ai primi sei posti ci sono solo auto di Groupe Psa. In testa ci sono le Opel Crossland X (430) e Corsa (395) seguite dalle Citroen C3, C4 e C3 Aircross e dalla Peugeot 2008. In Francia lo scorso mese la quote delle elettrificate ha sfiorato l'11%. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico