Al Attiyah (Toyota) vince la terza tappa di fila dell'Abu Dhabi Desert Challenge, ma Peterhansel (Audi) è un passo dal sesto sigillo

Al Attiyah, il qatariota del Toyota Gazoo Racing con il suo pick-up Hilux nel difficile passaggio su una duna
ABU DHABI – Terza affermazione consecutiva per Nasser Al Attiyah, il qatariota del Toyota Gazoo Racing, all'Abu Dhabi Desert Challenge, la prova che vale come seconda...

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ABU DHABI – Terza affermazione consecutiva per Nasser Al Attiyah, il qatariota del Toyota Gazoo Racing, all'Abu Dhabi Desert Challenge, la prova che vale come seconda tappa dal World Rally Raid Championship 2022. Il successo non cambia la sua posizione in classifica: il vincitore della Dakar resta sesto nella generale con ritardo di oltre venti ore dalla vetta (16 sono di penalità per i problemi avuti in partenza).

Nella quarta frazione, con il “suo” Hilux Al Nattiyah ha preceduto Sèbastien Loeb con l'Hunter sviluppato dalla britannica Pro Drive per il Bahrain Raid Xtreme di 3:01 e di 8:04 il saudita Yazeed Al Rajhi (Overdrive Racing), pure lui al volante del pick-up Hilux. Con il Suv elettrico ad autonomia estesa Audi Rs Q e-tron, Stéphane Peterhansel ha “controllato” la corsa tagliando il traguardo a 12:41 dal qatariota.

Il fuoriclasse francese ha però incrementato di 4 minuti il vantaggio sul più immediato inseguitore, che è il pilota della Repubblica Ceca Martin Prokop, che guida il Ford Raptor Cross Country del Benzina Orlen Team. Il suo ritardo è di 33:21. Il polacco Jacub Przygonski (X-Raid Mini Jcw Team) resta provvisoriamente sul podio. Loeb gli ha rosicchiato 13 minuti, ma con appena 217 chilometri ancora da percorrere i 35 che gli restano dovrebbero bastargli per chiudere in terza posizione. Per Peterhansel, che ha già vinto sei volte il Desert Challenge dell'emirato, sembra vicino al primo e storico successo con il Suv Audi a propulsione alternativa.

Nella gara riservata alle due ruote, la quarta tappa è andata all'argentino Luciano Benavides (fratello di Ken) che ha piazzato il manubrio della propria Husqvarna davanti a quello della Ktm di Toby Price, secondo a 32'', e a quello di Pablo Quintanilla (Monster Energy Honda), terzo a 1:04. Sia l'australiano sia il cileno hanno guadagnato minuti preziosi su Sam Sunderland (GasGas): il vantaggio del britannico si è ridotto a 23'' su Quintanilla ed a 1:42 su Price. Ma nemmeno l'americano Ricky Brabec (Honda) è lontano: viaggia a soli 52'' dal podio. Per domani è atteso un epilogo thriller.

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Corriere Adriatico