Aci, turismo sportivo vero volano nostra economia: 900 gare a 4 ruote. Sticchi Damiani: «Lo promuoviamo da 118 anni in ogni sua forma»

Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Automobile Club d’Italia a Baveno in occasione del Forum Internazionale del Turismo 2023
BAVENO - «Quello del turismo è un cardine fondante di Aci, lo promuoviamo da 118 anni in ogni sua forma, puntando, soprattutto, allo sport, alla riscoperta dei...

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BAVENO - «Quello del turismo è un cardine fondante di Aci, lo promuoviamo da 118 anni in ogni sua forma, puntando, soprattutto, allo sport, alla riscoperta dei territori più nascosti e più ricchi di tradizione e fascino, senza tralasciare l’enogastronomia che il nostro Paese può offrire». Lo ha dichiarato Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Automobile Club d’Italia intervenendo a Baveno in occasione del Forum Internazionale del Turismo 2023. «Quello sportivo, poi, - aggiunge - è sinonimo di passione e volano fondamentale per la nostra economia in quanto genera numeri importanti sia in termini di presenze che di fatturato». «Sono più di 900, infatti - spiega - le gare organizzate nel corso della stagione, nelle oltre 25 discipline sportive “a quattro ruote” sotto la guida della Giunta Sportiva di Aci e della Direzione per lo Sport Automobilistico Aci, con il contributo di Aci Sport S.p.A. Siamo l’unico Paese al mondo a poter vantare due Gran Premi di Formula 1 e un appuntamento mondiale Wrc. Solo questi tre eventi, da soli, rappresentano un patrimonio storico, sportivo ed economico capace di rigenerarsi ogni anno e di generare ingenti ritorni economici sul territorio di svolgimento e più in generale su tutto il sistema Paese. Il loro valore complessivo, infatti, è pari a quasi 870 milioni di euro».

Il Gran Premio d’Italia, ad esempio, che si svolge all’Autodromo Nazionale Monza, richiama ogni anno migliaia di appassionati da tutto il mondo. Sulla base delle statistiche l’edizione di quest’anno, (la n. 94), è stato un successo dentro e fuori la pista con oltre 300.000 appassionati nel weekend di gara, ( il 57% del pubblico è giunto da Paesi esteri: Regno Unito, USA, Spagna, Francia, Germania, Svezia e Svizzera), e seguito in televisione da milioni di persone in Italia e nel mondo. Ha generato sul territorio un indotto di oltre 143 milioni di euro, 80 milioni di euro le ricadute sul sistema produttivo italiano, 50 milioni di euro il valore del brand territoriale, 200 milioni di euro quello mediatico, per un totale del valore prodotto pari a 473 milioni di euro. Imola non è da meno. Il Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia Romagna, lo scorso anno, ha generato un beneficio economico per il territorio pari a oltre 274 milioni di euro.

A questi numeri si aggiungono quelli del Rally Italia Sardegna, unica prova italiana del mondiale Wrc, che raccoglie 25 nazionalità in un evento sportivo capace di un indotto diretto pari a oltre 90 milioni di euro ed indiretto di 4,4 milioni di euro. Un prodotto sportivo trasmesso in diretta in tutto il mondo, che raggiunge oltre 55 milioni di spettatori attraverso la piattaforma Wrc+ ed è visibile in chiaro su Rai Sport in virtù dell’accordo con Aci.

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Corriere Adriatico