OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Esplosioni multiple e devastazione. La Russia sta impiegando la miglior parte dell'arsenale per vincere la guerra in Ucraina. Il video pubblicato dall'esercito di Zelensky mostra gli effetti del lanciafiamme russo Solntsepek, che sarebbero avvenute vicino a Novomykhailivka e Lyman, entrambe nella regione di Donetsk nel Donbass. Una tra le armi più pesanti a disposizione dei soldati di Putin. «Alcuni partner evitano di fornire le armi necessarie per paura dell'escalation - tuona il consigliere presidenziale ucraino, Mikhaylo Podolyak -. Escalation, davvero? La RF usa già le armi non nucleari più pesanti contro 🇺🇦, bruciando vive le persone. Forse è arrivato il momento di rispondere e di darci gli MLRS?».
Lanciarazzi russo Solntsepek, le caratteristiche
Il Solntsepek, o TOS-1A, è un sistema di lancio di razzi multibarici. Il sistema è dotato di una batteria di razzi incendiari o termobarici e ha un'elevata capacità distruttiva. I sovietici lo chiamavano "lanciafiamme pesante". Il TOS-1A Solntsepek «impiega razzi non guidati di calibro 220 mm dotati di una testata termobarica o incendiaria per bombardare la fanteria nemica e distruggere l’equipaggiamento militare e le fortificazioni con un’esplosione volumetrica (nel caso di impiego di testata termobarica)», secondo quanto riportato dal sito aresdifesa.it. Il TOS-1A, montato su uno scafo del carro armato T-72, si legge ancora, "non ha un contraltare in Occidente" dove invece "si fa ricorso al MLRS dotato di razzi a guida di precisione con testata ad alto esplosivo o a sistemi di lanciarazzi di calibro minore per razzi esplosivi non guidati".
Le armi
I razzi del TOS-1A utilizzano testate termobariche o esplosive aria-carburante. Questi usano l'ossigeno circostante per creare un'esplosione ad alta temperatura. Le armi devastanti, a volte indicate anche come "bombe a vuoto", includono un contenitore di carburante con due cariche esplosive separate.
Leggi l'articolo completo suCorriere Adriatico