Body Combat, magre e toniche sferrando i pugni

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Autunno, tempo di nuove sfide e il corpo necessita di una sferzata di energia in più. Ascolta: Samantha Cristoforetti comandante della Stazione spaziale internazionale. In...

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Autunno, tempo di nuove sfide e il corpo necessita di una sferzata di energia in più.

Il must del momento per la tonificazione e la remise en forme si chiama Body Combat, ma nonostante il nome non ha nulla di “combattente”, se non la volontà di liberare la grinta interiore, beneficiando di un allenamento dinamico e divertente. La disciplina affonda le radici nell’idea di allenamento di Nathaniel Leivas, grazie a un mix di fitness e arti marziali messo a punto nel 1999 in Nuova Zelanda.

Cult fra le star di Hollywood, il Body Combat consiste in una serie di sequenze di esercizi aerobici miscelati con facili sequenze ispirate alle arti marziali e al pugilato, praticate a suon di musica, che potenziano resistenza e forza, agevolando il processo di combustione dei grassi in eccesso. La musica accompagna i movimenti favorendo il rilascio della serotonina, processo che contribuisce ad alleviare ansia e depressione tipiche dei mesi autunnali. In questo contesto, calci e pugni sferrati a corpo libero diventano una forma di fitness, molto diversa dai classici sport di combattimento.

L’OBIETTIVO

 Lo scopo finale è tonificare e dimagrire, senza affrontare avversari, ma riscoprendo il potenziale di energia dentro di sé. Come spiega Veronica Di Cesare, personal coach e fitness trainer, «il vantaggio del Body Combat è che in nemmeno un’ora di lezione assicura un ottimo dispendio calorico, è un eccellente training cardiovascolare e cardiorespiratorio, ma è altrettanto efficace per allenare muscoli e articolazioni, poiché fa muovere tutto il corpo». «La lezione – prosegue Di Cesare – è a ritmo di musica: l’atmosfera è coinvolgente e sviluppa la socializzazione. Quest’attività aiuta a liberare la mente dallo stress e a potenziare gli aspetti motivazionali che legano la coordinazione del movimento alla consapevolezza mentale, aiutando a fare focus in maniera migliore sulla gestione degli impegni professionali e familiari».

Con una media di un paio di sessioni di Body Combat alla settimana è possibile lavorare sul raggiungimento e il mantenimento del proprio peso forma, e con una pratica regolare si arrivano a bruciare fino a 700 calorie a lezione: come sempre, è opportuno abbinare alla routine in palestra un piano alimentare corretto, povero di grassi e di zuccheri e supportato da un nutrizionista. Agilità, coordinazione di braccia e gambe, velocità di movimento e reattività sono le parole chiave che fanno di questa tecnica una delle più amate dai fitness addicted: senza dimenticare che lo sforzo costante nell’attivare i muscoli del “core” (il centro del nostro corpo), per garantire l’equilibrio, aiuta nel miglioramento della postura.

Per praticare è bene indossare pantaloncini in materiale tecnico traspirante, una canotta e scarpe da fitness. Ogni lezione si compone di più fasi: dopo il riscaldamento si passa a sequenze di aerobica “mixate” con movimenti attinti da discipline come boxe, karate, kickboxing, capoeira, muay thai e taekwondo. Per terminare si dedica spazio allo stretching e al defaticamento. In assenza di controindicazioni mediche, il Body Combat si può praticare senza problemi anche dopo i 50 anni, poiché contribuisce a favorire la densità ossea, aiuta a “scolpire” i pettorali ed è un allenamento efficace per contrastare ritenzione idrica e gonfiore. Prima di ogni sessione è buona abitudine mangiare una mela, o due, per avere energia senza appesantirsi. È fondamentale idratarsi frequentemente nel corso della lezione.

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Corriere Adriatico