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PESARO - Il Ministero ha autorizzato le Marche all'immissione di 65 quintali di trote iridee per attività sportive ed agostiche. L'assessore Carloni: «Abbiamo ottenuto il permesso per un progetto triennale unico in Italia che consente la pesca su tutto il territorio regionale». Oggi a Pesaro la presentazione ai presidenti delle associazioni di pesca sportiva.
La risposta
Il Ministero della Transizione Ecologica (MiTE) ha risposto positivamente alla richiesta triennale di autorizzazione, proposta dalla Regione Marche, per l’immissione di 65 quintali di trote iridee destinate alle attività di pesca sportiva ed agonistica su dodici tratti fluviali distribuiti su tutte le province del territorio regionale. Dal divieto all’autorizzazione: le Marche sono state l’apripista in Italia per la pesca alla trota. Un percorso concertato con le associazioni ed un confronto assiduo ed in costante evoluzione con il Ministero per garantire ai pescatori le migliori condizioni di pesca possibili nel rispetto dell’ambiente.
L’autorizzazione ottenuta è frutto di un lavoro di ascolto delle esigenze dei pescatori ed una costante interlocuzione con il Ministero della Transizione Ecologica al fine di individuare un percorso amministrativo che finalmente possa consentire un adeguato esercizio della pesca sportiva ed agonistica nella nostra regione.
Il calendario
Un calendario che rappresenta un unicum a livello nazionale: garanzia per l’attività piscatoria nel rispetto della biodiversità. Carloni commenta: «Per ora sono soddisfatto del metodo applicato perché abbiamo superato una montagna di burocrazia ed individuato un percorso sostenibile da un punto di vista amministrativo. Un impianto progettuale che ha aperto una via che poi è stata sfruttata anche da altre regioni. Non a caso ad oggi le Marche sono tra le pochissime Regioni in Italia autorizzate dal Ministero all’immissione di trote. Per quanto riguarda il risultato considero questa autorizzazione triennale un punto di partenza fondamentale perché da stabilità al settore; consente ai pescatori di tornare a pescare in tutte le province delle Marche; da respiro all’indotto delle aree interne penalizzate dal blocco dell’attività e permette alle associazioni di organizzare gare sportive anche di carattere nazionale». Pronto un nuovo progetto per lo svolgimento delle gare che integra l’autorizzazione. Non appena ottenuta l’autorizzazione ministeriale l’assessore Carloni ha subito formalizzato una richiesta integrativa a quanto già ottenuto dal MITE, concordando con l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) la condivisione di un progetto integrativo finalizzato all’immissione di ulteriori quantitativi di Trote per effettuare dal prossimo settembre, gare di pesca ad alto valore sportivo nei fiumi: Burano, Esino, Tenna, Potenza e Tronto. Tramite la richiesta, sarà possibile utilizzare il materiale ittico elencato in Tabella 1, per singoli eventi agonistici annuali, nei campi gara consentiti dei rispettivi bacini, nel periodo Settembre-Novembre, che si aggiunge a quanto già previsto dall’autorizzazione.
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