ANCONA - Le Regioni Marche, Emilia Romagna e Abruzzo lavorano insieme per presentare al ministero dell’Ambiente un progetto condiviso di salvaguardia del litorale ...
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Dalla riunione “è emersa una strategia comune e condivisa tra le tre Regioni – ha sottolineato l’assessore Giorgi - La priorità è la difesa delle nostre spiagge. Abbiamo individuato delle linee tecniche d’intervento che verranno messe a punto a breve. Lavoriamo per un incontro presso il Ministero entro il mese: noi siamo già pronti per difendere le nostre spiagge e il lavoro delle nostre imprese balneari attraverso la programmazione strutturale di difesa delle coste”.
Giorgi ha delineato alcune strategie d’intervento che verranno definite in sede tecnica dalla strutture regionali: “Sarà una proposta innovativa, strategicamente condivisa anche dal punto di vista della gestione. Puntiamo a un accordo di programma con il Ministero, per condividere, ad esempio, su base interregionale, i giacimenti marini di sabbia da utilizzare per i ripascimenti e la loro protezione con adeguati interventi di difesa. Per ottimizzare l’utilizzo delle risorse si intendono gestire le procedure di gara con stazione appaltante condivisa. Si tratta di interventi innovativi, che le Regioni sapranno valorizzare nella maniera migliore, in quanto già promuovono percorsi comuni, come quelli europei della Macroregione Adriatico Ionica e della Carta di Bologna sulle buone pratiche per la protezione della costa Adriatica”.
Anche per l’assessore dell’Emilia Romagna, Paola Gazzolo, si è trattato di un “importante vertice tra le Regioni per prefigurare un intervento unitario che consenta di accedere alle risorse pubbliche nazionali. L’esperienza delle tre Regioni adriatiche è in grado di mettere a frutto una proposta integrata che può risultare vincente nei prossimi anni, in quanto si basa su esperienze comuni consolidate e su economie di scala da applicare anche nel settore della difesa della costa. La nostra proposta si basa su una protezione sostenibile del litorale, perché l’Adriatico è un mare da tutelare che assicura una quota consistente del Pil (Prodotto interno lordo) nazionale, grazie alla rilevanza del turismo balneare”. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico