Prima riunione dell'istituto per la trasparenza degli appalti

Un momento dell'incontro
ANCONA - La vicepresidente della Regione Marche Anna Casini ha presieduto ieri il suo primo consiglio direttivo di Itaca. ...

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ANCONA - La vicepresidente della Regione Marche Anna Casini ha presieduto ieri il suo primo consiglio direttivo di Itaca.




Itaca è l’Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale con sede a Roma. Nominata presidente dell’Istituto il 24 settembre scorso dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Anna Casini è subentrata a Massimo Giorgetti attuale vicepresidente del consiglio regionale del Veneto.



Tra i principali argomenti all’ordine del giorno la valutazione in ordine all’anagrafe delle opere incompiute di interesse nazionale e regionale al fine di favorirne il completamento e la fruibilità. Il dato nazionale complessivo per l’annualità 2014 presenta 901 opere pubbliche incompiute rilevate per un importo totale di lavori effettuati pari a circa 4,3 miliardi di euro. Per l’ultimazione sono necessari altri 2,2 miliardi. Nelle Marche sono 17 le opere in attesa di essere riprese: 10 a Pesaro, 3 ad Ascoli, 2 ad Ancona e 2 a Macerata. Occorreranno altri 27.619.245,99 euro per ulteriori oneri di ultimazione.



“L’anagrafe delle opere incompiute – ha detto la neopresidente Casini dopo l’ufficiale passaggio di consegne – è il primo tentativo di fotografare questa realtà. Valuteremo caso per caso con l’intenzione di spuntare la lista dove è possibile portando a termine i lavori. La carenza di infrastrutture sul nostro territorio si ripercuote sullo sviluppo, sulla progettualità, sull’efficienza e sull’occupazione, sul reddito. La necessità di investimenti è dunque una priorità in questo momento, a partire da quelli pubblici, che possono aiutare anche la ripresa. Di questo si occupa Itaca e su questa strada vogliamo proseguire. La nostra attenzione di amministratori deve essere sempre alta per garantire ai cittadini un’efficace azione di controllo. Sono sicura che con la collaborazione ed il sostegno delle Regioni e delle Province autonome e in raccordo con le istituzioni, gli enti locali e gli operatori del settore potremo portare il nostro contributo in termini di promozione della trasparenza e della legalità”. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico