Tossicodipendenti per pulire gli argini dei fiumi e dighe

Lavori all'argine di un fiume
ANCONA - Tossicodipendenti impegnati nella pulizia di argini, fossi agricoli e dighe. Interventi per combattere il dissesto...

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ANCONA - Tossicodipendenti impegnati nella pulizia di argini, fossi agricoli e dighe.


Interventi per combattere il dissesto idrogeologico e favorire l'inserimento sociale di persone svantaggiate. Questo il progetto illustrato oggi ad Ancona dall'assessore regionale alle Politiche sociali Luigi Viventi e finanziato con un fondo regionale di 340 mila euro. Attuata in collaborazione con il Consorzio di bonifica delle Marche, l'Asur, dipartimento per le Dipendenze patologiche, e il Coordinamento regionale enti accreditati, l'iniziativa prevede entro il 31 gennaio 2015 la presentazione di domande di accesso ai bandi da parte degli enti accreditati, per avviare i lavori di ripristino ambientale nella primavera prossima. A ciascun partecipante, che opererà sotto la guida di un tutor e la supervisione di agronomi, verrà riconosciuta una retribuzione di 400 euro mensili. «Un modo - ha commentato Viventi - per affrontare costruttivamente il problema drammatico del dissesto dei nostri corsi d'acqua, recuperando giovani al lavoro». Positivo anche il parere di Claudio Netti, presidente del Consorzio di bonifica delle Marche, per il quale «l'iniziativa rappresenta un progetto mirato d'inclusione sociale in un settore a forte richiesta di manodopera qualificata, diminuendo anche i costi collettivi per il sostegno a soggetti affetti da dipendenze». Per Francesco Cicchi, presidente Coordinamento regionale enti accreditati, «il progetto toglie i tossicodipendenti dal circuito della medicalizzazione e offre loro una prospettiva di vita futura». «Ci auguriamo - hanno concluso i fautori dell'iniziativa - che non sia solo un esperimento, ma si consolidi nel tempo, anche perchè la messa in sicurezza dei 20 mila km di reticolo idrico presenti nella regione richiede un impegno a lungo termine».



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