Il commissario alla ricostruzione Legnini ha lanciato l’appello da Norcia: «Basta Superbonus. Alle imprese dico: tornate nel cratere»

«Per le regioni colpite dal terremoto, il 110% è stato un enorme problema»

Il commissario alla ricostruzione Legnini ha lanciato l’appello da Norcia: «Basta Superbonus. Alle imprese dico: tornate nel cratere»
ANCONA - La concorrenza spietata del Superbonus 110% ha fatto rallentare - e non di poco - la ricostruzione post sisma per diversi mesi. Ma ora che la misura di incentivazione...

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ANCONA - La concorrenza spietata del Superbonus 110% ha fatto rallentare - e non di poco - la ricostruzione post sisma per diversi mesi. Ma ora che la misura di incentivazione introdotta dal governo a maggio 2020 sta mostrando i suoi punti deboli, potrebbe essere giunto il momento della “rivincita” per le aree del terremoto.

 

Sì, perché le imprese edili, non più allettate dal bonus, hanno iniziato a guardarsi attorno e, da Norcia, è arrivato l’appello del commissario straordinario alla ricostruzione, Giovanni Legnini a geometri, geologi, imprenditori ed architetti affinché tornino a lavorare nell’area del cratere «perché la ricostruzione è un processo affidabile, rodato e collaudato». Il palco da cui è stata lanciata la proposta era quello del terzo Global Economic Forum Esg89, ieri alla sua giornata inaugurale. Un confronto durante il quale, rivolgendosi direttamente ad imprese e professionisti, ha definito la ricostruzione del centro Italia «una necessità inderogabile», ricordando che, negli ultimi due anni ha fatto passi notevoli».


Gli intoppi
Ed infatti, soprattutto nel 2021, alla ricostruzione era stata impressa un’accelerazione molto importante, grazie ad un processo di semplificazione delle procedure capace di eliminare tutti quei colli di bottiglia che avevano fino a quel momento rallentato i cantieri. Tutto sembrava finalmente andare per il verso giusto, a cinque lunghi anni dalle prime scosse. Poi è arrivato il Superbonus che, forte di un’incentivazione irripetibile, ha attirato a sé la maggior parte delle imprese edili, pronte a lasciare armi e bagagli il cratere per correre verso una prospettiva più semplice e conveniente. Oggi, però, la situazione si è ribaltata e potrebbe profilarsi un contro esodo. 


L’analisi


Il Superbonus 110% è stato indubbiamente una misura importante per il settore edile, ma per la ricostruzione ha rappresentato «un grave ed enorme problema - come ha evidenziato Legnini - perché i 61mila edifici da ricostruire nelle quattro regioni del centro Italia avrebbero dovuto avere la priorità. Invece, tra questi incentivi straordinari e gli effetti della guerra sul lato dei prezzi, i professionisti e le imprese hanno preferito orientarsi verso il 110%, mentre era necessario accadesse il contrario». La ricetta del commissario per il cratere è semplice: per prima cosa, recuperare gli edifici danneggiati, poi mettere in sicurezza quelli delle aree a forte rischio scosse e, infine, recuperare le periferie. «Il percorso che siamo riusciti a fare con tutte le istituzioni coinvolte ha portato la ricostruzione ad essere più attrattiva del 110%», evidenzia il commissario. Di qui, l’appello rivolto direttamente alle imprese a tornare nel cratere, 

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Corriere Adriatico