ANCONA - Alleanze, si accelera tra Area Popolare e Marche 2020. Il presidente del consiglio regionale, Vittoriano Solazzi, ieri a Roma, si è incontrato con il coordinatore...
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renta incalza. "L'incontro con il consigliere Toti è stato solo rinviato. Il Governatore non deve alzare il prezzo con il Pd: se c'è, che venga con noi", chiosa. Nervi tesi, dentro Forza Italia e in tutto il centrodestra: il valzer delle alleanze, complici le trattative romane, sta facendo salire la tensione e Fi si frantuma.
Così mentre Trenta, nero su bianco, con una lettera allo stesso Berlusconi e ai vertici nazionali del partito, sollecita con il nazionale un tavolo per promuovere la candidatura di Piero Celani, ex presidente della Provincia di Ascoli, rompendo gli indugi, il coordinatore regionale Remigio Ceroni ribadisce: "Stiamo cercando di allargare la coalizione, il gruppo di Centro con Area Popolare e Marche 2020 può essere un interlocutore con il quale confrontarci. Ad oggi non ci stati tavoli di confronto". Insomma, fronti opposti tra le fila azzurre con Trenta che minaccia anche di "promuovere una mozione di sfiducia verso Ceroni. Noi vogliamo vincere".
Intanto, a Roma, si gioca su più tavoli. E se Spacca smentisce "incontri romani perché a casa febbricitante", la partita con i vertici nazionali di Ncd e Udc, e non solo, non si mai conclusa. Di qui, i nervi a fior di pelle sia tra gli azzurri sia per lo stesso Governatore la cui sorte è ancora tutta da vedere. "L’attesa rischia di isolare il centrodestra - attacca Daniele Silvetti, consigliere regionale Fi - . Spacca, è evidente, sta cercando con successo di compattare Area popolare e non è detto che tutto ciò si traduca in un'alleanza con il centrodestra. Una partita che si sta trasformando in un clamoroso errore". Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico