ANCONA - Il nuovo anno scolastico si sta avvicinando velocemente e i problemi della scuola italiana, ormai da troppi anni, sono gli stessi: organici sottodimensionati, mancato...
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La situazione scolastica marchigiana non si discosta di molto da quella nazionale per cui si sollecita il MIUR ad adottare tutte le misure straordinarie con la certezza dei tempi nella loro realizzazione, per garantire il diritto costituzionale allo studio a tutte le scuole del territorio, regionale e nazionale. Come in un film già visto, la Flc Cgil Marche aspetta per le Marche le 609 assunzioni di personale ATA, i 111 docenti di scuola dell'infanzia, i 439 docenti della scuola secondaria di primo grado e i 602 del secondo grado. Accanto a questi numeri, ci sono i volti dei docenti e del personale Ata che, da anni, garantiscono la scuola pubblica con professionalità e attendono una stabilità come i 300 docenti specializzati sul sostegno. Questi numeri rappresentano solo una piccola parte del bisogno di scuola nelle Marche perchè non è stata garantita la copertura dei posti che si sono liberati per effetto del pensionamento con quota 100 e altrettanti saranno i posti che si renderanno disponibili per gli incarichi annuali.
Questo è l'obbiettivo che dovrebbe avere il Ministro e la Regione: garantire il recupero della povertà educativa e pensare il profilo del cittadino di domani.
Contrariamente, l'attenzione è rivolta al tema dell'autonomia differenziata: Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna vogliono garantire più scuola ai loro ragazzi, il bisogno di più scuola per non ripartire con un settembre nel caos, la stessa richiesta è delle Marche come di tutte le regioni italiane.
Per Lilly Gargamelli, segretaria generale Flc Cgil Marche: “Occorre contrastare i risultati denunciati dal ministro sull'incapacità dei nostri ragazzi di comprendere un testo scritto o la scarsa formazione matematica, vuol dire garantite più scuola, edifici adeguati , tempi prolungati, relazioni educative professionalmente formate e disponibili da subito”.
Mentre la FLC-CGIL denuncia tutto questo, conclude Gargamelli, “si chiede alla Regione un'attenzione negli atti programmatori e una tempistica certa all'Ufficio scolastico regionale; contemporaneamente, la Flc Cgil si fa carico di garantire una formazione che, da anni, persegue attraverso l'associazione professionale Proteo Fare Sapere Marche, vicina alle esigenze formative degli operatori scolastici, DS, DSGA, docenti e ATA”. Proprio per il 23 luglio, dalle ore 17 nella sede della CGIL di Ancona, la Flc Cgil presenterà il corso di formazione per le prove scritte del concorso DSGA, e continuerà nelle proposte formative perchè la scuola e la formazione deve'essere un obiettivo che unifichi il Paese e non lo divida tra chi ha di più da chi ha meno”. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico