Ospedali, con 48 milioni arriva la riqualificazione antisismica ed energetica. Ecco quali sono gli interventi in programma

All'ospedale di Senigallia andranno più di 7 milioni
ANCONA - Il restyling dell’edilizia ospedaliera marchigiana passa per tre vie. Nella puntata di ieri, il Corriere Adriatico ha esaminato le prime due: la realizzazione di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ANCONA - Il restyling dell’edilizia ospedaliera marchigiana passa per tre vie. Nella puntata di ieri, il Corriere Adriatico ha esaminato le prime due: la realizzazione di nuovi nosocomi – come nei casi di Inrca, Salesi e Campiglione di Fermo –, e la demolizione e ricostruzione ex novo di strutture talmente lesionate dal sisma da essere irrecuperabili.

Nel masterplan approntato dalla Regione c’è poi una terza via: quella del risanamento dell’esistente, con interventi di efficientamento energetico ed adeguamento sismico in strutture ammalorate ma ancora salvabili.

 
Gli interventi
Con i fondi dell’Asse 8 del Por Fesr 2014/2020, vengono finanziati interventi di riqualificazione sismica ed energetica – nello specifico: 12.961.314 per l’efficientamento energetico e 14.825.000 per l’adeguamento sismico – che riguarderanno gli Ospedali riuniti di Torrette, il Mazzoni di Ascoli Piceno, l’ospedale di comunità di Montegirogio, l’Rsa di Corridonia e la Spdc di Macerata.

Ma a garantire una rete finanziaria più solida per il miglioramento antisismico interverranno anche le risorse del Pnrr e del Fondo complementare, mentre alcuni interventi troveranno copertura nella programmazione europea 2021/2027.

Nell’ambito del programma di riforme ed investimenti a valere sui fondi di natura straordinaria dell’Unione Europea (Recovery Plan), il ministero della Salute, nell’agosto 2020, ha avviato una ricognizione, a livello regionale, del fabbisogno di edilizia sanitaria per interventi di adeguamento sismico ed antincendio, ammodernamento, ristrutturazione e sostituzione di strutture ospedaliere. 

Le opere
In base ai dati inoltrati al ministero dalla Regione, alle Marche sono stati assegnati 48.424.975 euro, di cui 14.810.204 a valere sul Pnrr e 33.614.771 sul Fondo complementare, per portare a compimento un totale di 29 interventi di miglioramento/adeguamento sismico, distribuiti su otto nosocomi. Partiamo dall’Area vasta 1, che ne conta ben cinque: in primis, quello di Fano, per il quale sono previsti sei interventi per un costo totale di 11.682.300 euro. Alcuni sono allo stadio del progetto esecutivo, mentre in due casi la progettazione è ancora da avviare.

C’è poi l’ospedale di Urbino, che necessita di lavori per 7.160.400 euro e siamo allo studio di fattibilità. Interventi dal costo più contenuto a Pergola (4.097.100 euro in totale), tre alla fase del progetto esecutivo, uno con progettazione da avviare. Seguono Cagli (3.455.504 euro) e Fossombrone (1.844.920 euro), in entrambi i casi con la progettazione ancora da avviare.

Passando all’Area vasta dell’Anconetano, l’ospedale di Senigallia necessita di cinque interventi di miglioramento/adeguamento sismico (valore totale: 7.237.714 euro), tutti con progettazione da avviare, mentre agli Ospedali riuniti di Torrette, i due interventi dal costo totale di 2.032.450 euro sono allo stadio della stima/studio di fattibilità. Nell’Av3, l’intervento da 10.914.586 euro all’ospedale di Civitanova ha, come livello di progettazione, lo studio di fattibilità.
I nodi


Un ulteriore intervento da 18 milioni di euro è relativo alla nuova Palazzina tecnologica dell’ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno che dovrà essere finanziato, secondo quanto previsto dal masterplan regionale, con le risorse relative alla programmazione Por Fesr 2021/2027. Chiudiamo il viaggio all’interno del grande libro dell’edilizia ospedaliera con le dolenti note, ovvero tutti quegli interventi necessari per cui però manca ancora ogni tipo di progettazione. Come ad esempio, l’ospedale di San Benedetto, per il quale non è ancora stato possibile quantificato l’importo necessario, o quello di Jesi, che non rientra nel novero dei 721 milioni di euro del masterplan poiché manca della progettazione. Dalla Regione, tuttavia, è stato dato mandato agli uffici di verificarla e, se fattibile, avviarla. C’è invece l’impegno di portare a termine gli interventi di ricostruzione contenuti nell’ordinanza commissariale 37 del 2017 per i quali sono in corso gli studi di vulnerabilità sismica, propedeutici alla fase di progettazione. Gli interventi riguarderanno i nosocomi di Macerata (Ospedale civile, anatomia patologica, 118; ex Crass, padiglione centrale, distretto), Matelica (ospedale civile) e San Severino Marche (ospedale civile, distretto). Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico