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ANCONA - Dopo le sedi fisiche, tocca alle tecnologie. Ieri in giunta è stato approvato il secondo asse del Pnrr Sanità, destinato all’ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero. Si tratta di 61.175.479,50 euro in totale, che fanno il paio con i 68.269.911 euro per il restyling o la realizzazione di 29 case di comunità (42,5 milioni di euro), nove ospedali di comunità (23,2 milioni) e 15 Centri operativi territoriali (2,6 milioni), deliberati il 14 febbraio.
I fondi
La Missione M6C2 del Piano nazionale di ripresa e resilienza va ad integrare le risorse per il potenziamento della rete sanitaria regionale, declinando l’intervento su grandi macchinari ed infrastrutture immateriali. «La deliberazione della giunta Acquaroli – fa sapere l’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini – porta a completamento un processo di ammodernamento che proietta nel futuro il sistema sanitario regionale: non solo strutture, ma anche apparecchiature di ultima generazione ed un sistema veloce in grado di supportarle».
L’elenco
A questi macchinari si aggiungono 10 ecotomografi multidisciplinari e sette cardiologici 3D, nove sistemi polifunzionali per radiologia digitale diretta per esami di pronto soccorso, tre apparecchiature telecomandate digitali per esami di reparto ed un sistema radiologico polifunzionale. «È stata necessaria una ricognizione nelle varie strutture del territorio ed andremo a sostituire gli apparecchi là dove sono più obsoleti», spiega l’assessore. Altro capitolo dell’asse M6C2 è quello dei 33.612.075,55 euro destinati alla digitalizzazione: serviranno a creare sistemi che siano più fruibili ai cittadini anche da remoto come cartelle cliniche elettroniche, prescrizione e somministrazione farmaci, telemedicina. «Le interfacce utilizzate dai sistemi informativi sanitari diversi saranno rese sempre in grado di comunicare tra di loro – prosegue nell’illustrazione il titolare della delega –. Verranno introdotti ulteriori sistemi amministrativi contabili anche per agevolare i pagamenti elettronici». A livello infrastrutturale, verranno installati o potenziati server, network, licenze, ma anche sicurezza informatica e cybersecurity.
Gli investimenti
«Questi ulteriori investimenti serviranno a dare una risposta anche al problema delle liste di attesa per esami diagnostici e strumentali – conclude Saltamartini – uno degli impegni che abbiamo assunto con i cittadini marchigiani». Secondo le indicazioni del Pnrr Sanità, il sistema dovrà aumentare il volume dell’assistenza domiciliare fino a prendere in carico entro il 2026 il 10% della popolazione di età superiore ai 65 anni con una o più patologie croniche e/o non autosufficienti: parliamo cioè di 40 mila prese in carico, contro le attuali 15 mila. Giovedì l’intero pacchetto del Pnrr Sanità sarà oggetto di dibattito in Consiglio regionale, in una seduta straordinaria convocata ad una manciata di giorni dall’invio delle schede progettuali al ministero, fissato per il 28 febbraio.
m. m.
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Corriere Adriatico