Vittorio Livi, fondatore e presidente della Fiam di Pesaro: «Tutti gli ordini confermati. Stanno facendo le scorte»

Vittorio Livi, fondatore e presidente della Fiam di Pesaro: «Tutti gli ordini confermati. Stanno facendo le scorte»
PESARO - Anche se, negli ultimi dieci anni, l’industria del mobile in Russia e Ucraina, si è attrezzata e ha formato, nuove generazioni di personale, non riesce a...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PESARO - Anche se, negli ultimi dieci anni, l’industria del mobile in Russia e Ucraina, si è attrezzata e ha formato, nuove generazioni di personale, non riesce a soddisfare le richieste di arredi di media ed alta gamma provenienti dagli interior designer e da clienti esigenti. Il che lascia tuttora ampi spazi di manovra all’italian design e al made in Italy di alta qualità.

 

Sono oltre venti anni che Fiam, azienda pesarese leader dell’arredo in vetro curvato, lavora in Russia dove realizza il 5 % del suo fatturato annuale. Gode della collaborazione consolidata di un’agenzia locale che, nel settore, fa parte del gotha dell’arredamento e la rappresenta anche in Ucraina. Ieri mattina il Presidente e fondatore della Fiam, Vittorio Livi, ha voluto fare il punto con i suoi agenti e alcuni dei suoi più importanti clienti. «Inquadrare come evolverà la situazione in Ucraina è impossibile – commenta - ma tutti sono stati unanimi nell’affermare che sono intenzionati a portare avanti tutti gli ordini già acquisiti». Addirittura non esclude che ci possa essere un’impennata di ordini per anticipare i problemi che non mancheranno di gravare sui trasporti e renderanno ancora più complicate formalità doganali e transazioni bancarie. «Abbiamo avuta l’impressione – svela - che siano propensi a fare scorta di articoli. Richieste che asseconderemo perché, nonostante la crisi rimangono mercati in crescita che hanno dato e daranno molte soddisfazioni. Di fatto, per affiancarli, spesso ci si reca la nostra area manager». Che tuttavia ha cancellato dall’agenda ogni appuntamento. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico