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Il lavoro in ospedale
Il primo titolo lo consegue all’Università di Bologna nel 1966. È una laurea in Medicina che, dopo la specializzazione in Chirurgia Generale ottenuta presso lo stesso ateneo, gli spalanca le porte del lavoro.
Due ore al giorno
«Quando ero a Bologna – racconta - un professore ci disse: Anche dopo laureati dedicate tutti i giorni almeno un paio di ore allo studio. Da allora non passa giorno che io non legga qualcosa. È diventata un’abitudine. Se non lo faccio non vado a letto tranquillo».
E così nel 2001 arriva la seconda laurea: Giurisprudenza all’Università di Camerino. «Il diritto mi è sempre piaciuto – spiega – e per altro questa laurea, insieme ai successivi master, mi ha dato la possibilità di esercitare la mia altra attività». La Rocca è infatti consulente di Medicina Legale. Le lauree successive, in materie umanistiche, vengono per puro piacere personale: nel 2004 arriva quella in Scienze Politiche all’Università di Camerino, nel 2007 quella in Storia a Bologna, infine l’ultima, l’altro ieri, in Lettere a Roma, con un punteggio di 106 su 110.
I complimenti
«La commissione si è dimostrata molto disponibile. Ha ascoltato la mia esposizione con interesse e alla fine mi ha fatto i complimenti». A parte l’ultima, tutte le altre lauree sono state conseguite mentre La Rocca era in piena attività lavorativa. Ma come ha fatto a conciliare le due cose? «È questione di metodo. Quando avevo un momento libero lo dedicavo allo studio e la famiglia mi ha sempre supportato. Qualche difficoltà l’ho avuta anch’io, ma ai ragazzi dico: non scoraggiatevi, continuate a impegnarvi, perché la cultura è l’unico modo per avere la massima libertà. E per allenare il cervello restando in salute».
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Corriere Adriatico