"Il fondo di solidarietà va rivisto" Un presidio del Cat davanti alla Regione

"Il fondo di solidarietà va rivisto" Un presidio del Cat davanti alla Regione
ANCONA - La variazione al bilancio previsionale 2015 della Regione...

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ANCONA - La variazione al bilancio previsionale 2015 della Regione Marche «conferma le peggiori previsioni rispetto al bilancio 2014 riferito ai servizi sociali. Si tratta di un sostanziale azzeramento del fondo». Così in una nota il Comitato Associazioni di Tutela (Cat), che ha organizzato un presidio davanti alla sede della Regione per domani, 9 aprile, alle 10, in occasione dell'esame in aula del provvedimento. L'obiettivo è di «chiedere modifiche alla legge di bilancio» e di «rivedere la bozza di delibera su fondo solidarietà per evitare l'aumento delle rette a carico degli utenti». Il Cat ricorda una dichiarazione del presidente della Regione Spacca che aveva definito la manovra «'un atto di grande responsabilità e di estrema correttezza che recupera marginalità del bilancio e risorse accantonate o premialità che avrebbero dovuto essere spese, ad esempio, per la sanità ma vengono impiegate nel sociale, consentendo di mantenere gli impegni più urgenti assunti negli incontri avuti con le parti socialì». Invece « Invisibile la responsabilità - sottolinea il Cat - al pari delle risorse che verrebbero impiegate nel sociale. L'unica cosa tangibile è il mancato rifinanziamento di leggi regionali riguardanti persone con disabilità, infanzia, famiglia, detenuti, insieme ad altri interventi sociali. Una situazione di assoluta insostenibilità». Secondo il Comitato, «il rimando, da parte del presidente Spacca, ad una successiva manovra del nuovo governo regionale è lontana dall'apparire un atto di responsabilità, è l'ennesimo tentativo di scaricare su altri le proprie responsabilità. Altri che tenteranno poi di dire che la colpa non è la loro ma di chi c'era prima; oltre che del governo nazionale, della cui compagine quello regionale fa parte». «Non cadremo in questa trappola - insiste il Cat -. All'assemblea chiediamo una modifica sostanziale della pdl della giunta attraverso il recupero delle quote di bilancio degli interventi che tutelano le categorie più deboli (minori, disabili, sostegno al reddito) e i fruitori dei servizi sociosanitari (domiciliari, diurni e residenziali) insieme ad una radicale modifica della bozza di delibera su fondo solidarietà e accordo contrattuale. Per questo motivo giovedì 9 presidieremo il Consiglio regionale con l'obiettivo di far modificare la proposta ma anche di denunciare le ambiguità e responsabilità regionali».
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Corriere Adriatico