Marche, il presidente Ceriscioli "Recuperiamo fondi per il sociale"

Il presidente Luca Ceriscioli
ANCONA - Recuperare i fondi per tamponare l'emergenza e poi un patto di mandato per il sociale a partire dal 2016. È...

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ANCONA - Recuperare i fondi per tamponare l'emergenza e poi un patto di mandato per il sociale a partire dal 2016.




È l'impegno della Regione Marche assunto oggi dal presidente Luca Ceriscioli, che ha incontrato a Palazzo Raffaello i coordinatori d'Ambito, i sindaci e le Unioni dei Comuni per fare il punto sul fondo per il sociale. «Sono già stati recuperati 15 milioni - ha spiegato Ceriscioli - tra sociosanitario e maggiori fondi statali. Nell'assestamento saranno previsti 14 milioni, 7 per il 2015 e 7 per il 2016. Stiamo lavorando inoltre con maggiore determinazione sui fondi europei».



Ma a partire dal 2016 occorrerà uscire dalla logica dell'emergenza cambiando prospettiva: «Il tema - ha sottolineato Ceriscioli - è quello di una grande revisione di bilancio, resa necessaria dal fatto che quest'anno operiamo su un totale di 170 milioni, contro i 400 dello scorso anno». Bisognerà «ridisegnare il bilancio fissando la somma realmente possibile, per mantenerla per tutto il corso del mandato». Agendo, dunque, con una «logica di responsabilità e programmazione rispetto alla realtà che abbiamo di fronte».



E la logica della valorizzazione del sociosanitario trova una immediata applicazione, si legge in una nota, in una serie di provvedimenti preannunciati dal direttore del servizio Sanità della Regione Marche Piero Ciccarelli, presente all'incontro insieme con i dirigenti dei Servizi sociali. «La priorità - ha detto Ciccarelli - è mettere in campo nel giro di qualche settimana i finanziamenti aggiuntivi per 400 posti di residenza protetta, riducendo il gap tra gli attuali utilizzati e quelli contrattualizzati, con un preciso calendario per il soddisfacimento totale dell'obiettivo tra la fine del 2016 e l'inizio del 2017. Nella stessa ottica - ha aggiunto il direttore - sarà strategico far partire le unità operative sociali e sanitarie, dove si realizza concretamente l'integrazione tra responsabile di distretto e responsabile di ambito». «Partendo da una dimensione di rincorsa - ha concluso Ceriscioli - cerchiamo di dare stabilità per programmare risorse, progetti e percorsi. So quanto gli Ambiti siano stati importanti in questi anni in termini di crescita e servizi e spero che anche in questo momento siano determinanti nella risposta ai bisogni». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico