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ANCONA La trama della maratona in Consiglio regionale è scritta in sovraimpressione nei numeri: 17 ore di seduta, 93 emendamenti presentati dall’opposizione, quattro quelli passati. Il record è tutto di Fabrizio Cesetti, bandiera Pd e relatore di minoranza: ha disquisito per almeno 13 ore. Il capogruppo di Fratelli d’Italia Carlo Ciccioli ha tentato, inutilmente, il sorpasso. Alle 3 e 54 in punto, durante una seduta proseguita a oltranza nella notte tra mercoledì e giovedì, viene approvato a maggioranza il bilancio di previsione 2023-2025: pesa 5 miliardi di euro, il cui 75% è per la sanità. Il documento ha ricevuto 19 voti a favore, 8 contrari e 2 astenuti, i consiglieri Luca Santarelli di Rinasci Marche e Simona Lupini del Gruppo Misto. Prima che le ore si facessero piccole erano passati, sempre con la prevalenza numerica, il bilancio dell’Assemblea legislativa per il triennio 2023-2025, il Documento di economia e finanza regionale (Defr) e la Legge di Stabilità 2023.
Il vanto
Va nei meandri delle cifre, Francesco Baldelli. «Con oltre 252 milioni di euro, tra assestamento 2022 e stanziamenti per il 2023-25, di cui oltre 233 milioni di investimenti da destinare alle infrastrutture delle Marche, mandiamo al massimo gli ingranaggi del nostro territorio». Il vanto dell’assessore ai Lavori Pubblici: «In soli tre mesi è stata stanziata una cifra “monstre”, che la Giunta Acquaroli investe per dare una risposta forte, concreta e immediata».
La cautela
Non spezza la cadenza del movimento, Jessica Marcozzi. La presidente del Gruppo consiliare di Forza Italia premette: «Quello appena approvato è un bilancio improntato alla cautela, che sa rispondere alle emergenze della nostra Regione». Una prudenza che, tuttavia, vuole allontanare dal rischio dell’immobilismo: «Non ci siamo fermati solo a tamponare le urgenze. Abbiamo cercato di guardare avanti, nel medio e lungo periodo. Da sempre priorità per quest’amministrazione è la sanità». E qui riprende a srotolare il manifesto delle cifre: «Sono da sottolineare gli interventi per il completamento degli ospedali di Fermo, Inrca e Salesi con oltre 150 milioni di euro. Abbiamo investito sulla formazione per fronteggiare la carenza di medici di medicina generale con 6 milioni, che si concretizzano in 110 corsi di studio. Ci siamo impegnati, con oltre 9 milioni, per attrezzare le case di comunità con apparecchiature all’avanguardia». Non dimentica nulla di quel tesoretto. «Più di 140 milioni di euro – ricorda - sono per il cofinanziamento dei programmi comunitari Fwsr, Fse, Fears e Feamp e 2 milioni andranno ai porti”. Rammenta ancora i 9,5 milioni per contributi all’Enac, per la compensazione degli oneri del servizio pubblico sugli aerei di linea da e per Falconara, e i 2,5 milioni per l’emergenza alluvione con contributi a famiglie e imprese. Con i suoi colleghi, i capigruppo di maggioranza Carlo Ciccioli (FdI), Renzo Marinelli (Lega), Giacomo Rossi (Civici Marche) e Dino Latini (Udc-Popolari Marche), allarga ancora il perimetro dell’azione: «Nel prossimo triennio sono previsti 9 milioni per la medicina territoriale e per implementare e velocizzare l’apertura delle Case di Comunità e della Salute». La trama è nei numeri.
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Corriere Adriatico